L’omaggio è di Carmen Garcia Fresca, poetessa spagnola. Si tratta della poesia “Ninos” di cui al volumetto “Huellas junto al mar [Orme accanto al mare]”, Ediciones XandrIò.
NINOS
Yo quiero cantaros / Io voglio cantare a voi
a todos los ninos / a tutti i bambini
que de alguna forma llorais amarguras, / che in qualunque forma piangete lacrime di amarezza,
sois incomprendidos. / che siete incompresi.
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Ninos de los pueblos, ninos campesinos, / Bambini dei paesini, bambini agricoltori,
que con vuestros padres / che con i vostri genitori
vais en el verano / vi recate d’estate
a barrer las eras, / a pulire i campi,
a espigar los trigos / a tagliare il grano.
En los crudos dias de invierno y de frio / Nei crudi giorni d’inverno e di freddo
recopilais lena / radunate legna
que cargais a lomos de vuestros borricos / che caricate sopra i vostri muli
y vais a la escuela / e andate a scuola
recogiendo el barro, la lluvia y la nieve / prendendo fango, pioggia e neve
de tantos caminos. / a seguito di tanto camminare.
Cuanto habreis llorado, a traves del tiempo, / Quanto avrete pianto nel corso degli anni,
tristes y abatidos! / tristi e demoralizzati!
Ninos de ciudades que aun pequenitos, / Bambini delle città che sebbene piccolini,
sufris del progreso / pagate del progresso
el duro castigo. / il duro castigo.
En la amanecida, / All’alba,
os sacan del dulce calor de las sabanas / vi tirano fuori dal dolce calore delle coperte
y, medio dormidos, / e, anccora addormentati,
os llevan con prisa, / vi portano via con fretta,
para abandonaros en manos extranas. / per abbandonarvi in mani diverse da quelle cui siete abituati.
Sois ya como adultos, / Siete già adulti,
madrugais lo mismo / fate le stesse alzatacce dei grandi
y vais aprendiendo, sin hablar siquiera, / e giorno dopo giorno imparate, in silenzio,
lo que son envidias, lo que es egoismo, / cosa sono le invidie, cosa è l’egoismo,
porque en vuestro mundo / perchè in questa società
quien mas llora y grita / il più prepotente
siempre es atendido. / sempre riceve attenzione.
Otros, mas crecidos, / Altri bambini, più grandi,
trabajais, luchando por llevar a casa / voi lavorate, lottando per portare a casa
un jornal chiquito / una paga giornaliera minima
y os sentis felices porque aliviais penas. / e vi sentite felici per dare una mano ai familiari.
Y los ninos ricos? / E i bambini ricchi?
Estais solitarios entre el frio lujo / Vivete in solitudine nellla freddezza
de juguetes caros / di giocattoli cari
y hermanos vestidos / e vestiti sfavillanti,
porque vuestros padres tienen compromisos. / in quanto i vostri genitori sono pieni d’impegni.
Os dan, “generosos”, / Vi assicurano, “generosi”,
colegio y caprichos / scuola privata e capricci
y os dejan a cargo de gentes pagadas. / e vi affidano a gente pagata per occuparsi di voi.
Pensano que ha cumplido! / E di tal maniera pensano di avere adempiuto ai loro doveri!
Noo quiero olvidarme de aquellos chiquillos / Non voglio dimenticare quei bambinetti
que al pasar la guerra / che avete attraversato la guerra
veis, en vuestro entorno, la vida deshecha. / e vedete, intorno a voi, la vita distrutta.
Con ojos helados / Con occhi ghiaccati
contemplais inquietos / contemplate inquieti
herrores que ponen lagrimas brillantes / errori umani che fanno venire lacrime
en los rostros yertos. / nei volti induriti.
Qué haceis por las noches / Cosa fate durante le notti
mis pobres pequenos, / miei poveri piccolini
cuando entre las sombras / quandro tra le ombre
camina el silencio? / cammina solo il silenzio?
Lo sé, estais temblando mudos, ateridos, / Lo so, state tremando, terrorizzati,
y, en lugar de suenos con rubias princesas / e, invece di sognare bionde principesse
y recios castillos, / e inespugnabili castelli,
os veis rodeados / vi sentite circondati
de pena y miseria, de hambre y de frio. / da pena e miseria, da fame e freddo.
Tambien por vosotros elevo mi canto, / Anche per voi canto,
ninos impedidos. / bambini bloccati da malattie le più diverse.
Muchachos valientes / Ragazzi di valore
que llenais las salas de los hospitales / che riempite le stanze degli ospedali
con enfermidades crueles, tullidos, / con infermità gravi
y que teneis prontas heroicidades / e che comunque possedete l’eroicità
de sonrisas breves. / di un sorriso anche se breve.
Ahogais quejidos, soportais dolores, / Sopportate il dolore
tremendos martirios / tremendo martirio
y, a pesar de todo, / e, nonostante tutto,
abrazais, felices, un nuevo jugete. / tenete stretti, felici, un nuovo giocattolo.
Sois meravillosos! / Siete incredibilmente meravigliosi!
Mi canto es ahora mas tierno, mas vivo. / Il mio canto, adesso, è più dolce, più vivo.
Sé que no estais todos, / So che non vi ho menzionati tutti,
que alguno me olvido. / che di qualcuno mi sono dimenticata.
Pero los prquenos que entre en mi memoria / Però piccoli di cui io mi ricordo
camineis perdidos, / come in un cammino perduto
os llamo a mi lado, / vi chiamo accanto a me,
porque con mi canto a todos cobijo. / perchè con il mio canto tutti vi stringo forte.
No hay nada mas bello / Non c’è nulla di più bello
que ver la sonrisa radiante de un nino. / che vedere il sorriso raggiante di un bambino!