Martedì 2 ottobre una delegazione della Legambiente è stata ricevuta presso lo stabilimento Eurocompost di Orta di Atella. L’incontro è stato richiesto dall’Associazione ambientalista al fine di valutare le azioni più efficaci per la risoluzione del problema delle molestie odorose, denunciato da centinaia di persone che vivono nei pressi dell’impianto di compostaggio.
>>>>>>>>>>
«Le segnalazioni che stiamo ricevendo – fa sapere Antonio Pascale, presidente di Legambiente Geofilos – testimoniano in maniera consistente, che il disagio è dovuto agli odori provenienti dall’impianto di compostaggio. Il nostro approccio al problema non può che essere di natura tecnico scientifica e, se sarà necessario, attiveremo il nostro Centro di Azione Giuridica per eventuali azioni legali. Nonostante la Eurocompost effettui un processo fondamentale per il ciclo integrato dei rifiuti, che nella nostra regione è in emergenza da oltre 14 anni, se dovesse risultare che i cattivi odori registrati dai cittadini provengono da quell’impianto, allora siamo pronti ad attivarci nelle maniere più opportune affinchè il problema venga superato nel più breve tempo possibile. Vi sono metodologie di analisi che possono rivelarci l’origine degli odori (giusto per accertare scientificamente e inattacabilmente questo dato), come l’olfattometria dinamica già utilizzata dal Comune in una precedente analisi (agosto-ottobre 2006). Da alcuni dei campioni d’aria analizzati risulta in maniera inequivocabile, che i cittadini di via Clanio e via Gandhi sono stati sottoposti a livelli di molestie olfattive molto superiori a quelli riconosciuti come “fastidiosi” nella letteratura scientifica. Purtroppo non ci sono normative che regolano questo tipo di inquinamento: a livello nazionale, solo la Lombardia ha definito limiti olfattometrici e le misurazioni effettuate dal comune attraverso la società ARIA, vanno molto al di là di tali soglie». Gli esponenti di Legambiente, che faranno anche parte della commissione istituita ad hoc dal Comune di Orta di Atella, intanto, tengono a precisare che non bisogna preoccuparsi dell’impatto sulla salute: «il nostro naso riesce a percepire -continua Pascale- quantità minime di questi composti odorigeni, a concentrazioni, in genere, assolutamente non preoccupanti per la salute. Con questo, ovviamente, non si esclude il forte disagio arrecato a tutti gli abitanti della zona, in base al quale l’Amministrazione comunale potrebbe già agire in maniera cautelativa». Il Circolo Legambiente Geofilos, inoltre, ha messo a disposizione dei cittadini i documenti scientifici e le normative e Linee Guida di riferimento, per chi volesse approfondire il problema. Tutti i documenti e le schede di “Segnalazione – puzza” sono disponibili sul sito
www.laviteilpioppo.it .