Porta la data del 10 ottobre la fine dell’amministrazione Golia, al termine di un consiglio comunale nervoso che avrebbe dovuto approvare il bilancio di previsione 2023, respinto con l’astensione decisiva del presidente del consiglio Roberto Romano.
Fu proprio Romano, a dicembre del 2020, a determinare la sopravvivenza dell’amministrazione comunale, abbandonando il gruppo del Movimento 5 Stelle per passare nella maggioranza multicolore di centrosinistra, ottenendo anche l’elezione alla presidenza del civico consesso e prolungando di tre anni l’agonia di una giunta che aveva perso idee, slancio e compattezza dopo appena un anno dal suo insediamento. Sarebbe servito il suo voto affinché la maggioranza ottenesse i 13 voti necessari a restare in sella contro i 12 dell’opposizione, ed invece la votazione si conclusa con un pari che non ha dato disco verde al documento contabile. Golia era stato eletto nel 2019, con la sua caduta anticipata si apre una campagna elettorale che durerà fino alla prossima primavera. Le spaccature nella compagine di maggioranza erano profonde, con un gruppo di consiglieri del PD passato all’opposizione già dall’estate del 2020 ed altri, eletti in maggioranza, con una posizione assai critica nei confronti del bilancio, una situazione complicata alla quale il primo cittadino aveva provato a porre rimedio imbarcando pezzi di candidati civici e di centrodestra, formando il gruppo dei “Moderati” sotto gli auspici del consigliere regionale Zannini, patron e regista di tutte le operazioni centriste del casertano.
Diverse le reazioni tra i due schieramenti, se da un lato il commissario cittadino di Fratelli d’Italia, Alfonso Oliva, scalda i motori per la leadership del centrodestra, alla quale sta lavorando da anni per ottenere la candidatura a sindaco, dall’altro l’ex sindaco Alfonso Golia, indebolito nella sua stessa coalizione e innervosito dalla fine anticipata del suo mandato, ha tuonato: “Che senso ha tutto questo? Da un lato c’è stata la paura di fare arrivare alle elezioni la nostra Amministrazione in carica, dall’altro il rincorrere di ambizioni personali, posizionamenti e candidature. E’ inaccettabile che un pezzo del Pd si presti a tutto questo da quattro anni”. Intanto nei giorni scorsi il commissario ad acta nominato dal prefetto ha provveduto all’approvazione del bilancio dell’ente, secondo la proposta portata in consiglio la scorsa settimana. Le nuove elezioni si terranno nella prossima primavera, probabilmente tra maggio e giugno, fino ad allora il comune di Aversa sarà retto dal prefetto in quiescenza Gerardina Basilicata, nominata dal prefetto di Caserta ed insediata il 18 ottobre, resterà in carica fino alle elezioni amministrative con i poteri straordinari del consiglio, del sindaco e della giunta.