E’ tornato alla ribalta il caso degli internati militari italiani, gli “schiavi di Hitler”, e dell’annosa questione dei risarcimenti dovuto dallo stato tedesco. Davanti alla sezione Esecuzioni del Tribunale di Roma si è discussa, infatti, l’autorizzazione alla vendita dei beni pignorati alla Repubblica Federale di Germania, tra cui la sede del prestigioso Goethe Institut, della Scuola germanica, la palazzina dell’Istituto archeologico tedesco ed anche l’Istituto storico germanico, tutti ubicati a Roma. Nel corso dell’udienza i difensori dei creditori, gli eredi dei deportati italiani, e gli intervenuti hanno prospettato la questione di legittimità costituzionale su cui il giudice si è riservato di decidere.