Ero a Santa Marinella quando mi è giunta la notizia che Alberto Alfano ci aveva lasciato. Il Colonnello Alfano, Aeronautica Militare, era non solo un amico caro ma anche un elemento fondamentale dell’associazione Gaetano Parente. Semplice, signorile nei modi, modesto, colto, tranquillizzante, sorridente, disponibile, paziente, saggio, simpatico. Ma, soprattutto, portatore di Valori – onestà, correttezza, serietà – oggi in dismissione. Collaboratore attivo de il nuovo L’Eco di Aversa soprattutto nel tempo in cui si occupò della comunicazione della Diocesi di Aversa. A lui l’associazione Gaetano Parente deve due eventi indimenticabili: “Nato ed Unicef per la pace a Palazzo Parente” e “Facciamo il punto sull’aerospazio” con il C.I.R.A. di Capua.

Nel primo evento intervenne addirittura l’allora Colonnello a capo della Nato area Mediterraneo, nel secondo intervenne l’allora presidente dell’ente aerospaziale. Eventi che l’establishment politico di quel tempo trascurò clamorosamente, forse intimorito dal fatto che una semplice associazione fosse capace, senza contributi di denaro pubblico, di organizzare e realizzare eventi culturali di così elevato rango. Alberto, ricordo, per modestia non volle assumere la presidenza dell’associazione Parente fatto che, invece, io e Maria Luisa Coppola volevamo fortemente. Albertò rimarrà nel mio cuore, insieme a pochi altri, come punto di riferimento a cui ispirare azioni e pensieri. Verso di lui ammirazione e gratitudine. Ricordo che, insieme a Maria Luisa Coppola, avevamo in cantiere un altro evento: portare a Palazzo Parente un F104 dell’Aeronautica in carne ed ossa, ma l’dea non ebbe seguito. La passione per la Cultura ha mosso Alberto, me e Maria Luisa Coppola. Ciò nella convinzione che solo la Cultura può dare un volto migliore ad Aversa e dintorni, fare la rivoluzione dall’anormalità alla normalità.