E’ iniziata sotto i migliori auspici l’edizione 2021 del Festival Cimarosa a Palazzo Parente, il tradizionale appuntamento con la musica organizzato dall’Associazione Gaetano Parente all’interno dell’antica dimora che fu residenza del primo sindaco della città dopo il Risorgimento, nel cuore del centro storico. Nello splendido giardino del palazzo, a partire dal mese di luglio, si sono svolti i primi tre concerti che, dopo i difficili mesi della pandemia, hanno fatto riecheggiare la musica del centro storico di Aversa, grazie alla tenace volontà dell’avvocato Antonio Santi, appassionato animatore culturale, ed alla collaborazione di nuovi soggetti: il giornalista Giuseppe Lettieri, il professore Salvatore Palladino, l’Accademia di Santa Sofia di Benevento.
Fedele alla sua identità, il Festival abbina alla musica, all’interno dei suggestivi ambienti storici, le mostre d’arte ed gli incontri a tema storico e letterario, riproponendosi, anche quest’anno, come grande contenitore di eventi. Nel mese di luglio ha ospitato due appuntamenti del Summer Concert Young, con due serate in compagnia dei virtuosi dell’Orchestra da Camera di Caserta del maestro Antonino Cascio: concerto “Popular Music”con il duo formato da Luca Prisco e Nicola Tommasini alle fisarmoniche, che hanno eseguito musiche di Gardel, Abreu, Monti ed Hermann, il 29 luglio si sono esibiti nello spettacolo Arabesque e Syrinx il flautista Antonio Troncone e l’arpista Alba Brundo, con musiche di Rossini, Donizetti, Debussy, Elgar, dell’Acqua e Faurè.
Dopo la pausa agostana, domenica 5 settembre, le iniziative sono riprese con un grande concerto dell’Ensamble barocco AccademiaLab dell’Accademia di Santa Sofia di Benevento, che ha presentato un ricco repertorio dedicato al compositore del seicento musicale napoletano Alessandro Scarlatti. Nelle serate dei concerti, a partire dal 29 luglio, è stato anche possibile visitare, all’interno dei saloni del palazzo marchesale , la mostra dedicata a Vittorio Emanuele II ed al suo rapporto con la città di Aversa, organizzata da Salvatore de Chiara e dal Civico Museo di Storia Militare. Tutti gli eventi si sono svolti nella puntuale osservanza delle norme anticovid e, malgrado i posti limitati, l’obbligo di prenotazione e di greenpass, le serate hanno fatto registrare un ottimo successo di pubblico, con un centinaio di spettatori presenti per ogni serata, ed una risonanza che è arrivata ben oltre l’ambito cittadino. In questo autunno si tornerà a parlare di libri e di musica, con la presentazione di “A tempo perso suonavo ogni giorno” opera dello scrittore Mario Schiavone dedicata al musicista napoletano Franco Del Prete, biografia in prosa del batterista e paroliere dalle mille risorse, scomparso a febbraio del 2020, che fu autore per diversi anni anche di Eduardo De Crescenzo e collaboratore di Gino Paoli.