Comincia tra le polemiche il mandato del nuovo agronomo comunale di Aversa che si è insediato il 14 gennaio, il professionista, che andrà a prestare la propria consulenza per la gestione del verde urbano e la pianificazione ambientale, si trova già a dover affrontare la spinosa questione delle potature.
A gennaio in molti punti della città sono comparsi dei manifestini di protesta contro il taglio indiscriminato degli alberi, un messaggio chiaro che punta il dito contro le “capitozzature” selvagge del verde pubblico. L’iniziativa, inizialmente anonima, è stata rivendicata dal gruppo FridaysForFuture e segue le feroci polemiche che, da anni ormai, ciclicamente riemergono sulla gestione delle potature, e che negli ultimi mesi sono state rilanciate da diversi ambienti. Proprio dal gruppo FridaysForFuture proviene questa provocazione che denuncia l’avanzata del grigiore sulla città, con la progressiva scomparsa del verde, rilanciando l’hastag #DiamociUnTaglio, per porre fine alla pratica dei tagli indiscriminati. Già tra ottobre e novembre vi fu un duro scambio di accuse tra i giovani studenti e l’amministrazione comunale, critiche rilanciate anche dall’associazione Campania Plus, che con il dottore Gennaro Mariniello ha parlato senza mezzi termini di “boia degli alberi” per chi effettua potature selvagge, e dall’architetto Arturo Pozzi, che ha criticato duramente le pratiche di manutenzione del verde.