Dopo il silenzio imposto dall’emergenza la grande musica è tornata a risuonare ad Aversa grazie all’Accademia di Santa Sofia di Benevento, che ha regalato alla città i primi concerti dell’era post covid. Già a fine giugno, nell’ambito delle Celebrazioni per il Giubileo dell’Abbazia di San Lorenzo, un quintetto d’archi composto da Alessia Avagliano e Alina Taslavan al violino, Antonio Mastroianni alla viola, Marco Pescosolido al violoncello e Gianluigi Pennino al contrabbasso, si è esibito in un ricco e vario repertorio spaziando da Mozart a Verdi, Johann Sebastian Bach a Massenet, fino alle composizioni per il cinema di Ennio Morricone.
I virtuosi dell’archetto sono poi tornati ad esibirsi il 27 luglio nella bella cornice di palazzo Cascella, nell’evento “Note di notte sotto le stelle” organizzato dallo Spazio 5Stelle Aversa e dall’associazione Mirarte, per raccogliere donazioni da devolvere alla Caritas diocesana. In questo secondo appuntamento, che è spaziato dalla musica classica alla musica da camera contemporanea, il repertorio è stato aperto dall’Inno alla Libertà di Cimarosa, in una delle rare esecuzioni aversane. Anche il pubblico ha dovuto adattarsi alla nuova situazione, infatti gli ingressi erano contingentati ed all’interno degli spazi gli spettatori hanno dovuto rispettare l’obbligo di mascherine ed occupare solo una parte dei posti a sedere disponibili, facendo registrare ugualmente una nutrita presenza. A rendere possibile gli eventi musicali è stato l’aversano Salvatore Palladino, presidente Accademia di Santa Sofia”, nata da un progetto artistico-musicale dinamico ed innovativo, radicato nel background culturale campano ed orientato anche alla proiezione nel più vasto panorama musicale nazionale.
L’iniziativa delle associazioni private sopperisce anche alla mancanza, in questa strana estate di pandemia, di un articolato programma di eventi culturali.