Il peggioramento della qualità del contesto in cui viviamo, inteso in senso generale, sembra non avere mai fine. Stupore e preoccupazione sorgono nel cittadino che, un bel momento, si rende conto ed assume che si è sceso di un ulteriore gradino. Lasciando da parte, ad esempio, i comportamenti interpersonali o il modo di guidare le auto (gli uni e l’altro esempi lampante di maleducazione, arroganza, prepotenza), mi hanno colpito, in questi giorni, alcune attività estive realizzate da Comuni che solitamente frequento. Comuni al confine o dentro il Viterbese. Faccio un esempio. Ho visto realizzati modesti mercatini proponenti non prodotti di qualità ma cianfrusaglie e simili, proponenti cibo che definirei spazzatura, proponenti musica a tutto volume con luci accecanti e roteanti. Nulla di culturale, quindi. Continua a leggere >>>