Da insegnante mi sono sempre chiesto quale potesse essere il modo migliore per trasmettere concetti essenziali e informazioni necessarie a tutti i miei studenti, stando sempre pronto a schivare quei momenti di noia e di pesantezza (piuttosto fisiologici nella prima adolescenza), ma anche di disinteresse da calura estiva o semplicemente di scarso e proficuo appeal alla materia. Oggi, però, mi sono accorto che c’è sempre tempo e modo per stupirsi in positivo: in una torrida e assolata mattinata aversana,difatti, alcuni ragazzi dell’Istituto Comprensivo ‘Gaetano Parente’ di Aversa hanno dato vita con grande entusiasmo e interesse ad una giornata a dir poco storica perché, pur essendo cominciate le vacanze estive, questi studenti si sono avventurati in una visita guidata in qualità diospiti del Museo Militare (MUS.MIL.) della nostra città, allestito nel centro culturale ‘Vincenzo Caianiello’ e da qualche anno amichevole e sempre disponibile partner culturale dell’Istituzione scolastica.Gli ‘storici alunni’ della Secondaria di primo grado delcelebre Comprensivo ‘Gaetano Parente’ (che reca il nome del primo grande sindaco risorgimentale aversano, nonché letterato, scrittore e storico) in virtù della loro partecipazione al modulo P.O.N. ‘In giro per la città’ relativamente al progetto F.S.E.–‘Potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico’INVENTA’’, hanno assunto il ruolo di ‘verificatori sul campo’ di quanto studiato a scuola, soprattutto in merito alla città di Aversa, protagonista troppo spesso dimenticata dei due grandi conflitti mondiali susseguitisi nel Novecento del secolo scorso. Attraverso la sapiente guida di un preparatissimo cicerone della Storia, il dott. Salvatore De Chiara, tenitore del Museo, i ragazzi hanno potuto (ri)scoprire fonti e reperti di primaria importanza, innescando così riflessioni e facendo convergere ipotesi, idee e punti di vista differenti sulla valenza di ogni conflitto, in cui vi è sempre in gioco la vita di tanti esseri umani prima ancora che di soldati o di combattenti. Un’esperienza davvero ricca e significativa dunque, sotto ogni punto di vista, tesa a rilanciare il rapporto trai giovani individui con il proprio territorio di appartenenza, ampliando così la conoscenza delle proprie radici storiche e culturali e mirando alla costruzione concreta di quelle competenze civiche, sociali e di cittadinanza di cui la Scuola è prima e insostituibile custode.