Nelle festività di dicembre 2018, la città di Aversa, in pieno centro storico, è stata protagonista, dello spettacolo “A spasso con la storia”. L’idea nasce dalla compagnia teatrale Nostos Teatro, si inserisce nelle festività del “Natale ad Aversa”, con un evento patrocinato dall’amministrazione comunale, che ha ottenuto una buona affermazione, tagliando il traguardo della dodicesima edizione.
“La Contea Normanna” è questo il titolo del viaggio alla scoperta della storia aversana, dove gli spettatori si sono catapultati, in una specie di macchina del tempo, per rivivere lo splendore delle storie narrate. È stata una serata all’insegna della cultura, per alimentare l’interesse per la storia, l’arte e la musica e scoprire il bello di una città che si racconta e che non smette di incantare grandi e piccini, che vogliono conoscere la sua storia millenaria. Lo spettacolo itinerante, messo in scena dalla bravura di Gina Oliva, Dimitri Tetta e Giovanni Granatina, ha dato vita a scene magiche che hanno portato tante persone tra le strade più antiche della città.
La rappresentazione teatrale ha riscosso innumerevoli apprezzamenti da un pubblico molto variegato. Un susseguirsi di scene, sin dalla prima ambientata nel giardino di Palazzo Parente, per poi passare, lungo via Drengot, ad incontrare il fondatore Rainulfo Drengot, accompagnato dalla moglie, Sichelgaita, sorella di Sergio IV che donò la contea ai normanni. Poi, uscendo dal giardino, nelle strade suggestive del centro storico, condotti da uno spirito guida, si è arrivati al Palazzo Saporito dove c’era Lucrezia Scaglione, donna aversana, decantata per la sua intelligenza e la sua bellezza. Ed ancora Giovanna I ed Andrea d’Ungheria nel Palazzo Orineti, fino a Garibaldi con la baronessa de Conciliis a rimembrare la vigilia della battaglia del Volturno. Un percorso concluso nella chiesa di San Domenico ed in quello che fu il monastero delle Cappuccinelle. La musica e l’arte hanno fatto da sfondo, amplificando l’emozione, grazie alla grandezza di Domenico Cimarosa e del suo Matrimonio Segreto.
Dalla prima scena si è avuta la sensazione di essere in un museo all’aperto, nel quale i personaggi, con i loro costumi d’epoca, hanno dato vita alle più belle pagine del passato. La memoria storica ha aperto il sipario attraverso il percorso, un gioco di luci e ombre in cui gli occhi sono stati catturati dalla bellezza di edifici e chiese, quasi come se il tempo si fosse fermato.