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Editoriali
Pensieri sotto l’ombrellone Antonio Santi

Immaginazione… Mi trovo sulla spiaggia di Gaeta…fila 2679…un caldo da morire…ovviamente indosso un costume Kris Krikri (il più alla moda di Maiami), sandali Gillo Pontecorvo (i più alla moda degli States), asciugamani Lorospiana… insomma rispetto le regole ferree dello stabilimento… Tra un pianto di un ragazzino lasciato a se stesso da genitori-modelli-da-sfilata penso… o meglio, cerco di pensare… perché, mi sa, che non è questo il posto giusto per pensare… difatti l’ansia-da-apparenze mi distoglie continuamente… 



Dunque… Mi pare d’avere capito che il sindaco ha “ristrutturato” la giunta… manutenzione straordinaria… se non erro si parla di “alto profilo”… Io non capisco nulla di politica e nulla so nulla nemmeno della politica locale… azzardo quindi… chissà quante strampalerie dirò (perdonatemi! E’ colpa del Solleone!)… Come è possibile, alla luce del Codice della Correttezza e Serietà, che un sindaco “va” alle elezioni, vince con un dato programma, forma la giunta dopo lunghissima gestazione e poco dopo tempo è costretto a rifare, a rimodellare, a riaggiustare la giunta per andare avanti tra i fuochi incrociati di chi lo ha sostenuto in sede di pre elezioni? Storia non esemplare, viene da dire… Forse dietro il sindaco si contano troppi sostenitori (in sede di pre elezioni) con troppe pretese (in sede di post elezioni) personalistiche ed egoistiche ed un leader che non comanda ma si arrabatta, si barcamena, si regge alla ciambella di salvataggio… I rimpasti sono spia evidente di un motore che non gira come dovrebbe, come un orologio, di disaccordi, di contrasti, di stonature all’interno di un’orchestra evidentemente non amalgamato. 


Tutto questo dimostra, in sintesi, che chi governa vuole restare a galla ad ogni costo eppero’ senza brillantezza… Ma, azzardo io, non sarebbe più serio, maturo e responsabile per il sindaco dire, chiaro e tondo, ai cittadini: “Signori, io ho vinto le elezioni ma non riesco a governare la Città per disaccordi di squadra. Pertanto preferisco andare di nuovo a votare e presentarmi a voi in altro modo, stavolta con modalità chiare e precise. Addirittura con la lista degli assessori già fatta e un programma dettagliato comprendente pure le relative date di realizzazione. Io non sono attaccato alla poltrona perciò non tratto, non cedo, non scendo a compromessi. Spero che voi comprenderete il mio coraggio e la mia serietà e mi premierete. Grazie per l’intanto.”
Ma lo stile di chi governa oggi in Italia non sembra essere di tal specie. Oggi predomina l’interesse egoistico ed individualistico di gruppi, partiti, movimenti, lobby e non l’interesse della gente. Anche perché, diciamocelo sinceramente, la gente dimostra di non voler cambiare votando e rivotando sempre gli stessi amministratori. Intanto si è fatta l’ora di pranzo… 

Mi distrae la signora dell’ombrellone azzeccato al mio che sta tentando di raccontarmi che suo figlio è “entrato…”… centoquindici chili, abbronzatissima, cafonissima… “Signò, e statevene nu poco zitta” penso tra me e me… mi sa che, forse, non sono capitato nel posto giusto… Ma all’improvviso mi risveglio e…oddio…sono a Torre di Maremma… ma allora stavo sognando… mamma che brutto sogno…  


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