Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
Domenica 18 giugno, dalle 9.00 alle 18.00, l’associazione Altri Aversani ha organizzato a via Roma, presso la chiesa dell’Annunziata, una vendita di beneficenza di libri usati il cui ricavato sarà utilizzato per sostenere la Caritas Diocesana di Aversa. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Ven-Libri Usati e la Caritas Diocesana Aversa, guidata da Don Carmine Schiavone, e gode del patrocinio morale del Comune di Aversa.
Circa il
“Manifesto d’Impegni da affiggere in Citta’” sul tema “Fare Cultura >
Obiettivo Turismo”, magistralmente letto da una Antonella Riccio che ha
illuminato d’immenso il giardino all’italiana di Palazzo Parente sul far della
sera, l'”Unione per Aversa Diversa” – composta da associazione Gaetano Parente,
associazione il Giardino degli Aranci e associazione Sapori e Dintorni – ritiene
doveroso acclarare che, allo stato, non interessa.
I santi
appartengono alla Religione. Il festeggiamento dell’onomastico e’, quindi, una
consuetudine che, per logica e coerenza, dovrebbe appartenere solo alla sfera
della Religione e tradursi in termini di festeggiamento del Santo. Volendo
essere ancora piu’ esatti il festeggiamento del Santo dovrebbe consistere in un
momento di spiritualita’ o interiorita’ volto a rammentare al portatore del
nome le gesta eroiche del Fortunato di cui porta il nome e fare il punto della
situazione circa la coerenza dell’agire quotidiano a quelle gesta. Nel momento
in discorso possono essere incluse ed anzi ben vengano anche preghiere,
ringraziamenti, alleluia, canti di giubilo e quant’altro rivolto, con
devozione, al Fortunato di cui portiamo il nome. Sin qui la teoria. La pratica,
invece, risulta essere tutt’altro.
Terminato il Festival Cimarosa 2016-17
| Festival della Lettura gli amici mi hanno chiesto di fare un bilancio.
Diciamo subito che l’evento ha funzionato perfettamente. Occorre dire conseguentemente
un grazie “immenso” al Direttore Artistico Ilenia Menale, in parte Romana. Lei
ha “catturato” le due presenze piu’ importanti e cioe’ S.E. l’Ambasciatore
della Repubblica dell’Iraq e Maurizio De Giovanni. Gli Autori, poi, hanno
presentato i loro libri alla presenza di un pubblico interessato e curioso,
evidentemente la scelta compiuta da Ilenia e’ stata azzeccatissima.
Il “Festival Cimarosa” (Quinta Edizione) ed il
“Festival della Lettura” (Prima Edizione) pongono alla societa’ civile la
vexata quaestio: “Fare Cultura > Obiettivo Turismo” nell’intento di uscire
dall’immobilismo anche di prospettiva economica. L’occasione non deve essere
usata per fare passerella. O per inconcludenti voli pindarici. O per rivangare
nel passato gli errori o il nulla di fatto. Ne’ si puo’ pretendere che gli anti“995”
tacciano del tutto in nome di un ipocrita “volemose bene”.
Il 5 giugno 2017 mi
è accaduto qualcosa di graditissimo e che, in quanto imprevisto, ha avuto una
risonanza interiore amplificatissima. Precisamente: l’ISISS Enrico Mattei di
Aversa mi ha fatto dono di due targhe, una, in particolare, speciale in quanto
opera degli alunni e concesso la parola, insieme al Console Dottone, in merito
al tema del Turismo ad Aversa. E così, inaspettatamente, mi sono ritrovato
dietro un tavolo con sopra un segnaposto recante il mio nome.
La
formulazione della proposta di dare la cittadinanza onoraria al Maestro Muti fu
formulata da il nuovo L’Eco di Aversa – versione cartacea, dicembre 2014 – a mezzo
dell’articolo, a firma di Caterina Barontini, che pubblichiamo, appresso,
integralmente.
“Si parla di Turismo in un
“Festival della Lettura” incluso in un “Festival Cimarosa”. Addirittura se ne
parla da subito, prima dell’apertura degli stand e delle presentazioni dei
libri. Logico? Si, per un ragionamento semplice e verissimo: perche’ gli eventi
di Cultura portano al Turismo (noto principio); perche’ il Festival e’ un
evento di Cultura; perche’ il Festival e gli altri eventi di Cultura devono,
pero’, essere organizzati (dai privati in assenza di iniziative da parte del
pubblico) secondo un Progetto a medio e lungo termine ove si voglia veramente
catturare il Turismo (a prescindere dallo “sgarrupatorio” esistente
all’intorno).
Periodico
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