Tra le tante critiche a me rivolte
a cagione del “Festival Cimarosa 2016-17 | Festival della Lettura” una sola
suscita il mio interesse costringendomi ad una risposta. Le altre critiche sono
inutiliter data, tamquam non esset. Ma la critica secondo cui il “Festival
della Lettura” avrebbe avuto connotazione politica mi fa trasalire, sobbalzare
dalla sedia. L'”Unione per Aversa Diversa” – composta da associazione Gaetano
Parente, associazione il Giardino degli Aranci, associazione Sapori e Dintorni –
non ha mai avuto l’idea di “fare” un Festival politico.
In particolare l’associazione
Gaetano Parente, capofila delle tre che compongono l'”Unione”, ha, da sempre,
mantenuto lunghe distanze da politici e partiti. Tant’e’ che ha sempre agito in
solitudine, senza domandare contributi (ne ha chiesti ed ottenuti solo due, il
primo preso nel 2008 e il secondo concesso ma mai riscosso), ricorrendo solo in
casi eccezionali al patrocinio del Comune. L’A.G.P. continua ad essere
indipendente, libera, autonoma. Per quanto ci riguarda, quindi, il Festival non
ha avuto caratterizzazioni politiche, del resto a che sarebbe servito un tale
assetto? Abbiamo persino combattuto per evitare possibili coloriture
politiche eliminando, dall’assemblea su “Fare
Cultura > Obiettivo Turismo“, la presenza di un assessore della Regione che avrebbe dovuto trarre (sic!) le
conclusioni. La nostra linea di autonomia ed indipendenza e’ confermata anche
dalla recente comunicazione secondo cui “L’Associazione
Gaetano Parente informa che ha preso la decisione di non chiedere
più’ il patrocinio del Comune di Aversa per gli eventi culturali che
organizzerà. La politica, difatti, continua a non proporre un Progetto di Città
e men che mai di Cultura. Quando la Politica muterà modus operandi e procedendi
allora annulleremo la decisione presa e torneremo a chiedere il patrocinio de
quo.“. La politica continua a deluderci. E non ci appartiene. Non ci “appartengono” le coalizioni di governo nazionale che praticano suicide politiche di destra, che impoveriscono i Giovani, che smantellano i diritti ma salvano banche e banchieri; non ci “appartiene” nemmeno la coalizione di governo locale
costantemente ferma ed immobile soprattutto sulla Cultura. Quindi, Festival della Lettura si ma senza coloriture partitiche.