Luigi Panarella è stato un pittore, scultore e scenografo, nacque ad Aversa il 13 giugno 1915. Fu tra i primi ad utilizzare la tecnica della linoleografia (incisione su linoleum) già utilizzata da Matisse e Picasso. A causa della mancanza di materie prime, negli anni della seconda guerra mondiale non poté usufruire di matrici pregiate come lo zinco e il rame, quindi i suoi lavori si fecero più radi, per poi riprendere nel dopoguerra.
Fin da giovane partecipò a numerose rassegne, ottenendo svariati premi e riconoscimenti, nel 1937 vinse il primo premio ai Littoriali dell’arte, successivamente, si avvicinò ad importanti artisti quali Renato Guttuso e Salvatore Fiume. Nel ’38 partecipò ad un’esposizione alla ”Domus Herculanea Artium” insieme a Giovanni Brancaccio, con il quale realizzerà l’affresco sulla facciata del Teatro Mediterraneo presso la Mostra d’Oltremare, Giuseppe Casciaro, Alberto Chiancone e Vincenzo Ciardo. Negli anni ’40 esporrà varie opere all’Accademia di belle arti di Napoli, nel 1955, patrocinato dalla società ”Dante Alighieri”, organizzò ad Aversa la sua prima mostra personale nelle sale del “Complesso di San Francesco” celebrando il suo primo ventennio di attività.
Nel 1968 dipinse una tela per la Cappella di San Rocco a Castel Volturno. Nel 1971 partecipò ad una mostra alla “Galleria d’Arte del Cavallo” di Osnago in provincia di Lecco, insieme a Enotrio Pugliese, Giorgio de Chirico, Monachesi e Tosi. Nel ’74 organizzò un’esposizione antologica ad Aversa dopo diciannove anni dalla prima, e ancora un’altra nel ’78 in collaborazione con lo studio d’arte “Hermes” di Roma. Nel 1980 realizzò il Monumento ai Caduti della Seconda Guerra Mondiale nella piazza di Trentola-Ducenta. Nell’82 esporrà i propri lavori a Parigi presso ”Le salon des Nations”. Morì il 5 agosto 1983 a seguito di un malore improvviso.
Alcune sue opere si conservano in numerose raccolte private e presso la Casa Comunale di Aversa. Nel 2001 la città gli ha dedicato una piazza che porta ancora oggi il suo nome, nella zona sud.
Alcune sue opere si conservano in numerose raccolte private e presso la Casa Comunale di Aversa. Nel 2001 la città gli ha dedicato una piazza che porta ancora oggi il suo nome, nella zona sud.