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Progetto “Aversa Diversa: 1° Cultura, 2° Turismo”

Progetto Aversa Diversa
 

Attualità,Sport
Stiamo vivendo un sogno Giovanni della Volpe

Con la pallavolo ci ritroviamo dopo la sosta estiva e siamo li nel posto tanto agognata: la serie A. Aversa torna nell’olimpo della pallavolo dopo decenni di oblio, con un percorso cominciato da un sognatore come Sergio Di Meo. La stagione da poco iniziata vede un campionato estremamente equilibrato, ogni partita sarà una gara all’ ultimo sangue e si lotterà su ogni singolo pallone. Dopo una campagna acquisti importante realizzata dalla società, l’ obiettivo della compagine aversana non può non essere il mantenimento della categoria attraverso una salvezza agevole. Dopo le prime tre gare, la Sigma Aversa ha ottenuto tre punti, frutto di due sconfitte ed una vittoria.I virgulti normanni hanno dato filo da torcere a due delle candidate al titolo come il Castellana Grotte e il Tuscania volley, mentre la prima vittoria, casalinga, è giunta contro il Potenza Picena. Solito protagonista straordinario è il pubblico del Palajacazzi che fa da cornice alle epiche gesta con la sua consueta spinta emozionale. Un giorno non molto lontano, potrebbe trascinarla in A-1. Chissà, avete visto mai!

Attualità
“Ragionando sul referendum”, convegno del MEIC Salvatore de Chiara

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L’incontro organizzato dal MEIC, il Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale, il 18 ottobre sul tema “Ragionando sul referendum” ha avuto quale relatore il professor Luigi D’Andrea, docente di Diritto Costituzionale all’Università di Messina, affrontando le questioni sollevate dai diversi orientamenti sulla riforma costituzionale sottoposta a referendum il prossimo 4 dicembre. Nella cornice del Salone Romano, introdotto dalla professoressa Rosaria Capone, referente per Aversa del MEIC, il professor D’Andrea ha illustrato, attraverso un dibattito con i presenti e spunti approfondimento, i cambiamenti proposti dalla riforma Boschi ed il suo impatto sulla realtà italiana. In particolare, pur ricordando le esigenze di cambiamento della società attuale, D’Andrea, dopo aver richiamato la lunga genesi delle ipotesi di riforma, risalenti già agli anni ’70, ha posto l’accento sulla qualità della classe dirigente italiana proponendo di porre in relazione gli interventi sulla Carta Costituzionale con il funzionamento del sistema politico e la funzionalità del contenuto delle riforme con il concreto svolgimento delle dinamiche politiche del paese. Anche se la consultazione popolare non prevede il raggiungimento del quorum dei votanti per essere valida, l’auspicio comune è stato, considerando che il risultato sarà comunque vincolante per tutti, nel senso della più ampia partecipazione possibile alle urne.

Cultura | Storia
Aversa ricorda l’Ammiraglio Ruta

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Il Civico Museo di Storia Militare commemorerà sabato 8 ottobre l’ammiraglio Francesco Ruta, nato ad Aversa nel 1899, pluridecorato al Valor Militare durante la Seconda Guerra Mondiale, che dal 1957 al 1960 fu comandante NATO del Mediterraneo centrale e comandante del Dipartimento Marittimo del Basso Tirreno. Dalle ore 10.30, presso l’ex Macello in via Lennie Tristano, sarà tracciato il percorso militare ed umano di un aversano che ha attraversato ai massimi livelli quarant’anni di storia italiana. Interverranno il Curatore del Museo Salvatore de Chiara, l’assessore alla cultura di Aversa Alfonso Oliva e la professoressa Patrizia Tirozzi, nipote dell’ammiraglio Ruta, che ha voluto donare numerosi cimeli, che verranno esposti in una apposita teca che sarà inaugurata nella stessa giornata.

Attualità,Cultura | Storia
Presentato il Premio D’Aponte SdC

DSCN1531.JPGQuesta mattina è stata presentata ufficialmente la dodicesima edizione del premio Bianca D’Aponte, un evento dedicato ad un grande talento aversano precocemente scomparso che in tanti anni ha saputo crescere e diventare punto di riferimento internazionale che onora la città di Aversa. Direttore artistico riconfermato alla guida è Fausto Mesolella. L’amministrazione comunale, presente alla conferenza stampa di presentazione con il Sindaco Enrico de Cristofaro e l’Assessore alla cultura Alfonso Oliva, è quest’anno tra gli organizzatori della manifestazione, segno di una costante attenzione alla promozione culturale della città. Nel corso della conferenza il Sindaco ha dichiarato:”La forza e la determinazione di Gaetano D’Aponte sono state il motore di questo premio, che egli ha voluto legare indissolubilmente alla città di Averrsa, abbiamo sostenuto sin da subito i suoi sforzi inserendo il Premio D’Aponte nella nostra progettazione e continueremo a sostenerlo in ogni modo possibile anche nel futuro”. 


L’Amministrazione, infatti, oltre al proprio patrocinio, ha garantito un proprio contributo economico all’organizzazione ed ha risolto insieme all’associazione Bianca D’Aponte tutte le questioni organizzative. “Il nostro obbiettivo – ha proseguito il Sindaco – è realizzare una fondazione che possa continuare negli anni ad organizzare il premio che rappresenta una eccellenza per Aversa”. Anche l’assessore Alfonso Oliva ha sottolineato l’impegno della giunta comunale: “Conoscevo Bianca personalmente e sono onorato di poter contribuire a tenerne vivo il ricordo, sin dal momento della mia nomina mi sono adoperato per l’organizzazione di eventi culturali che promuovessero il fermento che si avverte in città. Anche se siamo a lavoro da pochi mesi abbiamo realizzato già diverse iniziative, gli aversani se ne sono accorti”. Sindaco ed Assessore hanno poi preso un impegno anche su Casa Cimarosa, a breve inizieranno i lavoro e sarà completata per divenire popolo culturale cittadino, non un’oasi nel deserto ma un luogo di aggregazione e di cultura dedicato alla musica, di cui l’associazione D’Aponte, assieme agli altri operatori culturali, sarà protagonista.

Cultura | Storia
Luigi Panarella, vanto aversano Luigi Cipullo

panarella.jpgLuigi Panarella è stato un pittore, scultore e scenografo, nacque ad Aversa il 13 giugno 1915. Fu tra i primi ad utilizzare la tecnica della linoleografia (incisione su linoleum) già utilizzata da Matisse e Picasso. A causa della mancanza di materie prime, negli anni della seconda guerra mondiale non poté usufruire di matrici pregiate come lo zinco e il rame, quindi i suoi lavori si fecero più radi, per poi riprendere nel dopoguerra. 


Fin da giovane partecipò a numerose rassegne, ottenendo svariati premi e riconoscimenti, nel 1937 vinse il primo premio ai Littoriali dell’arte, successivamente, si avvicinò ad importanti artisti quali Renato Guttuso e Salvatore Fiume. Nel ’38 partecipò ad un’esposizione alla ”Domus Herculanea Artium” insieme a Giovanni Brancaccio, con il quale realizzerà l’affresco sulla facciata del Teatro Mediterraneo presso la Mostra d’Oltremare, Giuseppe Casciaro, Alberto Chiancone e Vincenzo Ciardo. Negli anni ’40 esporrà varie opere all’Accademia di belle arti di Napoli, nel 1955, patrocinato dalla società ”Dante Alighieri”, organizzò ad Aversa la sua prima mostra personale nelle sale del “Complesso di San Francesco” celebrando il suo primo ventennio di attività. 


Nel 1968 dipinse una tela per la Cappella di San Rocco a Castel Volturno. Nel 1971 partecipò ad una mostra alla “Galleria d’Arte del Cavallo” di Osnago in provincia di Lecco, insieme a Enotrio Pugliese, Giorgio de Chirico, Monachesi e Tosi. Nel ’74 organizzò un’esposizione antologica ad Aversa dopo diciannove anni dalla prima, e ancora un’altra nel ’78 in collaborazione con lo studio d’arte “Hermes” di Roma. Nel 1980 realizzò il Monumento ai Caduti della Seconda Guerra Mondiale nella piazza di Trentola-Ducenta. Nell’82 esporrà i propri lavori a Parigi presso ”Le salon des Nations”. Morì il 5 agosto 1983 a seguito di un malore improvviso.
Alcune sue opere si conservano in numerose raccolte private e presso la Casa Comunale di Aversa. Nel 2001 la città gli ha dedicato una piazza che porta ancora oggi il suo nome, nella zona sud.

Attualità,Cultura | Storia
Grande successo per il Book Festival Fedele Menale

book.jpgNelle giornate di sabato 3 e domenica 4 settembre scorsi, presso svariati esercizi commerciali dislocati ad Aversa, si è svolta un’iniziativa culturale a di promozione libraria denominata Book Festival Bar – Aversa 2016, che ha visto coinvolti, tra i tanti protagonisti, 8 coppie di scrittori, sia campani che nazionali, ospitate in altrettanti fra bar e locali di varie zone della città. L’appuntamento, fortemente voluto da giovani studenti e docenti provenienti da varie parti dell’agro aversano e della regione, ha avuto quale principale obiettivo quello di riportare la lettura nelle strade e nei locali, a più stretto contatto con la gente, nel tentativo di rilanciare questa attività culturale anche attraverso la valorizzazione dei molti riferimenti commerciali presenti sul territorio cittadino. 


Il Book Festival Bar è stato organizzato dalla redazione del lit-blog Legenda Letteraria in collaborazione con l’Associazione Culturale CLIO – Cultura, Libri, Idee, Opportunità di Cernusco sul Naviglio, e ciò non a caso, visto che un ulteriore, e non meno importante, proposito alla base del progetto è stato riscontrato appunto nella volontà e nella possibilità di creare un forte legame-ponte culturale tra Nord e Sud, tale da superare le barriere del pregiudizio, della diversità e dell’indifferenza, nel nome di un’operazione culturale comune condivisa e il più partecipata possibile. Tra gli ospiti che hanno incontrato il pubblico anche Peppe Lanzetta e Pino Imperatore. 

«Attualmente – hanno commentato così Martino Santillo e Marta Compagnone, writers di Legenda Letteraria e organizzatori dell’evento – risulta sempre più necessario portare scrittori e testi a contatto con il pubblico in generale, non solo come conseguenza ad un periodo in cui al Meridione si registra una forte flessione del numero di lettori ma anche, in particolar modo, per far sì che l’attività intellettuale divenga quel fulcro attivo e centrale su cui possa fare perno il processo di sviluppo economico del territorio. Ci auguriamo dunque – hanno proseguito i giovani promotori dell’iniziativa – che questo evento, alla luce di una prima edizione entusiasmante e ricca di spunti su cui lavorare, possa riscontrare ancora il favore della città non solamente in termini di pubblico, ma anche di interesse da parte delle strutture e degli esercizi commerciali coinvolti nonché della continua e costante attenzione da parte dell’amministrazione comunale, davvero presente e interessata, così da diventare (si spera!) un appuntamento aversano a cadenza annuale».

Attualità
La bontà della polacca aversana Anna Dello Margio

polacca.jpgLa città di Aversa, ha un ricco patrimonio artistico e religioso tra cui i numerosi monasteri, conventi, chiese, meritandosi non a caso l’appellativo di “città dalle cento chiese” . Essa è molto legata sia alle vicende religiose che alle specialità dolciarie e la sua specialità più nota, la polacca, non fa eccezione. 


Dietro ad un nome non c’è mai una sola storia da ascoltare è questo è ciò che accade anche alla Polacca di Aversa. Chi è inventore di tanta dolcezza? Andando a sbirciare e a leggere di qua e di là ne sono uscite due, una più suggestiva dell’ altra: la prima ipotesi narra che la polacca deve il suo nome ad una suora polacca che suggerì la ricetta al pasticciere Mungiguerra nel 1900, lui ispirato la rielaborò accostandola ai nostri sapori e gusti. La seconda, ipotesi molto più suggestiva, raccontata da un anonimo aversano, sostiene che con l’arrivo della regina di Polonia nel 1707 il suo seguito sostò al palazzo Orineti, attraverso un ponte che comunicava con un attiguo convento, le suore prepararono il dolce per il banchetto della regina. Proprio un in onore della regina Maria Casimira di Polonia la nostra polacca prese questo nome. La polacca è tra i dolci un prodotto squisito e apprezzatissimo da grandi e piccini, è nostra consuetudine fare colazione al mattino con caffè e polacca, farcita di crema pasticcera e amarene, avvolto in una morbida pastafrolla, possiamo coccolarci e addolcire il nostro palato.

Attualità
Un freno agli incidenti stradali Giulio Caracciolo

Fabio Bergamo si dedica alla sicurezza stradale, svolge l’attività di scrittore ed ha avanzato alcune proposte giunte alla Camera dei Deputati, grazie all’ On. Paolo Russo (Forza Italia) e l’On. Andrea Colletti (Movimento 5stelle) dopo essere state apprezzate dal Ministero dei Trasporti, l’ASAPS Polizia Stradale, Comando Generale dell’ Arma dei Carabinieri, CEI Vescovi italiani. 


Tra esse ci sono: lo Stop Avanzato che perfeziona la disciplina dello stop; l’indicatore di tenuta del margine destro per ricordare ai conducenti di guidare in prossimità del margine destro della corsia occupata allo scopo di garantire il mantenimento della distanza di sicurezza; l’indice di pericolosità stradale che con due livelli informa del pericolo nella sua gravità (col primo livello si guiderà nel rispetto delle norme del CdS, col secondo si guiderà adottando la massima prudenza, ecco pensiamo le curve, le gallerie, i viadotti, le confluenze; il DAS che con due delineatori posti a diverse distanze del semaforo facilita l’attraversamento all’incrocio evitando di passare col rosso (il primo destinato alle auto ferme al semaforo, il secondo, più distante da esso, per le auto in movimento). Ha proposto il limite di velocità di 40 Km/h sulle strade a doppio senso, lasciando quello di 50 km/h solo sulle strade a senso unico ed ha coniato il nuovo termine di “limite di transito” nei confronti dei pedoni, più che di limite di velocità destinato esclusivamente ai veicoli, e quello del “dovere di antecedenza” per i conducenti che hanno appunto il dovere di dare ai pedoni la precedenza, quando essi, avendolo segnalato per tempo, attraversano, nei centri abitati, fuori delle strisce pedonali; la dimostrazione della validità giuridica del sorpasso a destra in autostrada per l’uso corretto delle tre corsie definendole per il loro utilizzo; ha proposto nelle rotatorie il limite generale di 40 Km/h e di 30 km/h quando in esse sono presenti dei ciclisti. Per la RC Auto ha pensato alla clausola relativa al “beneficio delle piccole riparazioni” per la revisione della carrozzeria destinata ai conducenti virtuosi ogni 8-10 anni di esperienza di guida in più. 

Per i bambini delle scuole primarie, ha realizzato l’album “Guido anch’io”, di prossima pubblicazione, composto di un percorso dove gli alunni imparano a conoscere i segnali stradali rispondendo ai miniquiz da lui ideati e completando la segnaletica con gli adesivi corrispondenti. Per le autoscuole ha elaborato il libretto educativo “Fenomenologia del pedone”. Ha proposto a Federauto, la federazione dei concessionari di auto in Italia, di includere di serie nell’acquisto delle auto nuove, il seggiolino per la ritenuta dei bambini per le famiglie che hanno un bambino piccolo per il quale vige l’obbligo del suo utilizzo, come prevede il CdS all’art. 172, e per le mamme che sono in dolce attesa.

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