Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
Tre, due, uno…….via! Ecco il
colpo di avvio……è iniziata la gara.
Corrono come pazzi, ad una
velocità impressionante, si dimenano per darsi una spinta maggiore, chi arriverà
per primo alloggerà comodamente in una casa molto accogliente e riceverà il
premio della Umanità, tutti gli altri moriranno. Beh, vale la pena tentare, in
gioco c’è un’occasione che non si ripresenterà una seconda volta, da queste
parti funziona così e quell’occasione si chiama Vita.
La casa promessa, poi, è davvero
particolare, un alloggio molto silenzioso, quasi ovattato e un po’ in penombra,
ma c’è di tutto, c’è da mangiare, da bere, da giocare, da nuotare….si, si può
fare anche un po’ di movimento….per la salute è fondamentale.
Non patisci né il caldo né il
freddo, il clima è davvero mite….è come se fosse sempre Primavera…..grandioso!
Prove
di “rete”: la rete lega ma non annulla, non oscura. Nell’organizzare il
prestigioso evento che Hugo Albignac e l’Institut Francaise hanno acconsentito
si svolgesse nel Palazzo Parente di Aversa, con nostro immenso onore, ho voluto
che intervenissero, anche se, ciascuno, per un tempo breve (l’Artista è il
protagonista), soggetti che posseggono il raro e prezioso bene del fare “rete”,
che si propongono di agire nell’interesse della Città, che hanno il dono della
concretezza.
Palazzo Parente, Aversa: Hugo Albignac,
fotografo, espone i suoi scatti puntati sulle mura di Aversa, e non solo, che
parlano. E, in allegato, scatti su Marsiglia, residenza dell’Artista. La Mostra
s’inaugura martedì 28 giugno 2016, ore 20:00. Durerà dal 28 giugno al 10 luglio.
Nel mezzo: 4 luglio, Serata, ad inviti, di gala con il Console di Francia; 7 luglio, a cura di Francesca Prisco e Giulia Sagliocco, proiezione di un corto su la Maddalena girato al tempo della dismissione, con, anche, interviste ai pazienti. >>>continua>>>
Quest’ anno dal 2 maggio, in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia, è stata allestita una mostra storico-artistica dal titolo “Misericordiae Vultus: La Bellezza della Misericordia in Terra di Lavoro” presso il Museo diocesano della cattedrale che ha come tema la Misericordia, tematica molto cara a papa Francesco.
La mostra, che avrebbe dovuto chiudere i battenti il 31 maggio, è stata prorogata e resterà aperta al pubblico, a partire da lunedì 6 giugno sino al 30 giugno, l’orario per le visite sarà il seguente:
lunedì-mercoledì- venerdì e sabato dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00.
Domenica: dalle 17:00 alle 19:00.
Una ricca rassegna iconografica da non perdere, dedicata al Volto della Misericordia organizzata dall’Ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici, curato da monsignor Ernesto Rascato, in stretta collaborazione con le Soprintendenze Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta, Benevento e Napoli, con il prezioso supporto logistico dei volontari dell’Associazione In Octabo di Aversa.
Un fiore all’occhiello per la diocesi di Aversa e per tutto l’agro aversano cha ha registrato una notevole affluenza di fedeli, tanti sono stati i gruppi di scolaresche accorse per poter ammirare tanta bellezza. I giovani volontari sono entusiasti di condurre per mano i visitatori e far da guida turistica, per far si che conoscere ed esplorare tanta bellezza significhi aprire gli occhi, formare una nuova coscienza proprio come “Arte” infatti l’arte sacra si prefigge come strumento di alto spessore di evangelizzazione.
Molte sono le opere d’arte presenti, tra cui dipinti, statue, e affreschi, documenti storici. È un percorso storico artistico di alto valore con numerose opere provenienti dal territorio della diocesi. Non è solo un tuffo nel passato, è attualità da riscoprire. Si parte dal cuore della misericordia, l’itinerario spirituale è articolato in tre sezioni: Volto di Gesù Misericordioso, umiliato, ferito e crocifisso;Maria Mater Misericordiae, omaggio alla venerata Vergine Maria; i Santi testimoni della Misericordia, fratelli nel cammino della fede, non per ultimo una sezione dedicata alle testimonianze archivistiche con documentazione storichi e musicali.
Tra gli esempi luminosi, oltre alla devozione mariana, l’arte aversana: Santa Maria, Icona di Santa Maria a Piazza, la madonna Addolorata, sulle tracce della misericordia nel territorio diocesano.
Presenti nella terza sezione alcuni busti d’argento come San Giuseppe e San Francesco della stessa cattedrale di Aversa, un modo per risvegliare la nostra coscienza attraverso le opere della misericordia guidati da tanti testimoni della fede, questo è lo scopo della mostra, entrare sempre più nel cuore del Vangelo, affinché diventi occasione per riflettere.
È un’occasione per comprendere il significato più profondo dell’amore e del perdono e può contribuire ad una crescita interiore verso cammino di conversione. Una mostra che propone un cammino di conversione, grazie anche alla modalità espositiva scelta, realizzata nei minimi dettagli che potrebbe restare esposta fino alla chiusura del giubileo della misericordia, il 23 novembre.
L’aversano Salvatore Palladino si è aggiudicato il premio alla carriera Sebetia Ter per l’anno 2016. Palladino, docente presso il Liceo Fermi di Aversa, è stato ufficiale dell’Esercito Italiano ed attualmente riveste il grado di Capitano del corpo sanitario ausiliario dell’Esercito dell’Ordine di Malta, presso il quale è anche responsabile Operazioni e Addestramento del III Reparto di Napoli.
Proprio la sua attività militare gli è valsa l’ambito riconoscimento, assegnatogli il 28 maggio scorso presso il conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, si legge infatti nella motivazione: “Con zelante professionalità e acclarata preparazione, ha contribuito all’affermazione, conoscenza e impiego del proprio Reparto, a vantaggio di numerosi Enti territoriali, concorrendo con ostinazione e competenza alla definizione di Accordo di Collaborazione, che ha avuto funzione di volano per l’utilizzo del personale sull’intero territorio nazionale”. Anche l’attività di docente è stata evidenziata nell’attribuzione del premio, ricordando che “è riuscito a trasmettere alle giovani generazioni i valori di Patria e delle Forze Armate con iniziative di sicuro tenore culturale”, secondo quanto riporta il diploma consegnatogli da Antonio Buonajuto, presidente della commissione del Premio Internazionale, e dal professor Enzo Ghidini Citro, ideatore del Premio. Da diversi anni Palladino è impegnato in attività divulgative relative agli eventi bellici, in particolare in occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale, ed ha organizzato presso il Liceo Fermi di Aversa una serie di seguitissimi corsi di preparazione per l’accesso alla prestigiosa Scuola Militare Nunziatella che, proprio grazie a tale preparazione, ha aperto le porte a diversi studenti dell’agro aversano.
Il Premio Internazionale Sebetia-Ter nasce trenta anni fa per iniziativa del presidente del Centro Studi di Arte e Cultura di Napoli “Sebetia-Ter” Prof. Ezio Ghidini Citro , ed ha lo scopo di dare un riconoscimento a tutti coloro che, hanno dedicato la loro vita alla Cultura, alla Scienza , alla ricerca scientifica, nel campo della medicina , della tecnologia , dell’Arte, della Musica, della Giurisprudenza , delle Scienze Matematiche, della fisica e del sapere, mettendo ha disposizione della collettività umana il risultato delle loro conquiste. Il Centro Studi Sebetia fu fondato ufficialmente nel 1805 da Gioacchino Murat, anche se la tradizione fa risalire la fondazione di un centro culturale “Sebetia”, dal nome del fiume sotterraneo Sebeto, fiume legato alla mitologia Partenopea, al principio del 700. Al Sebetia aderirono artisti, intellettuali ed oppositori della Real Casa Borbonica, come Pietro Colletta che nel 1799 dette vita alla Repubblica Partenopea. Ogni anno assegna prestigiosi premi internazionali in disparati settori della arti, delle scienze e della cultura.
Un giorno, sul finir di Aprile, mentre la popolazione aversana assisteva estasiata allo spettacolo del “Aggiungi un posto in lista” protrattosi sino alla chiusura ufficiale delle stesse, l’Associazione di Promozione Sociale “Patatrac” metteva in scena il suo di spettacolo: diverso, interculturale ed innovativo rispetto ai tradizionali canoni ai quali la nostra ridente cittadina ci ha abituato.
Dal 26 Aprile al 4 Maggio, presso l’Hotel del Sole, è stato organizzato un progetto di scambio interculturale che ha visto la partecipazione di 35 giovani provenienti da 7 diversi paesi europei: Italia, Turchia, Armenia, Lettonia, Portogallo, Lituania e Bulgaria. Finanziato dal programma europeo Erasmus Plus, il progetto denominato GAP – Gender and Power, ha visto i ragazzi coinvolti affrontare la tematica in oggetto attraverso l’utilizzo di metodi di educazione e apprendimento informale e non-formale. I sette giorni di attività hanno evidenziato una generale condizione di violenza e discriminazione nei confronti del genere femminile nei diversi contesti europei e una visione societaria relegata ancora allo stereotipo della donna casa-famiglia. Nondimeno è venuta fuori una tendenza o comunque un approccio mentale teso al superamento di tali limitazioni.
Progetti di questo tipo rappresentano davvero esperienze uniche, attraverso le quali, poter viaggiare a costi che rasentano lo Zero e conoscere decine di persone che vivono una cultura diversa dalla nostra. Del resto il confronto interculturale è un modo di crescere, formarsi e vivere il presente al passo coi tempi, consci di un futuro che farà dell’integrazione culturale una delle sue chiavi di sopravvivenza. In questo ambito possiamo dire che Patatrac opera più che bene, ormai è il quinto anno di fila che riesce ad ottenere un finanziamento europeo attuandone il progetto.
L’augurio è che eventi come questo possano ripetersi con una frequenza sempre maggiore e una più ampia partecipazione della popolazione, con la speranza che il confronto con l’altro possa regalarci una mentalità diversa, magari tesa alla valorizzazione del posto in cui viviamo.
Periodico
Registrazione presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere N. 602 del 19/09/2003 Direttori responsabili: Andrea Scaglione e Salvatore De Chiara