Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
CASERTA. È stato firmato, l’altra
mattina, al rettorato dell’università, il protocollo d’intesa tra la Seconda
università di Napoli eil consorzio Agrorinasce, agenzia per
l’innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio, al finedi avviare una serie di collaborazioni
organiche per promuovere e realizzare attività culturali, formative e
progettuali. Hanno siglato l’intesa il rettore della SUN, professore Vincenzo Paolisso, e il presidente del consorzio, lavice
prefetto Immacolata Fedele.>>>>
CASAL DI PRINCIPE [Caserta]. Oltre venti i relatori,
tra magistrati, ricercatori e giornalisti. Decine e decine gli iscritti, provenienti
da ogni parte d’Italia (dalla Liguria alla Sicilia, dal Lazio alle Marche).
Quattro i beni sottratti alla criminalità coinvolti, in una maratona durata tre
giorni, tra lezioni in aula e focus sul campo. Tutto questo, e molto di più, ha
animato la prima edizione della Summer school dell’Unione cattolica della
stampa italiana sul «Giornalismo investigativo in terre di mafia», che si è
tenuta, dal 4 al 6 settembre, tra Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa e Casapesenna.>>>>>
Nasce in Galizia (1866), ma si
trasferisce presto in Messico dove scrive su alcuni giornali e conosce il
rinnovamento ispanoamericano. Tornato in Spagna, si stabilisce a Pontevedra e
pubblica una raccolta di racconti di impostazione modernistaFemeninas(1895) con
sfumature erotiche e sataniche. Nel 1896 si trasferisce a Madrid, dove si
unisce ad un gruppo di scrittori “bohemien”. Lo si colloca
(nonostante il suo iniziale periodo modernista) all’interno della cosiddetta
Generazione del ’98. Durante questo periodo Valle-Inclán si farà conoscere come
una figura dagli atteggiamenti anticonformisti (specie contro gli schemi
borghesi) ed eccentrica che esaltava un passato libero dalle contraddizioni del
presente.>>>>
L’archeologa,
giornalista e scrittriceMarisa
Ranieri Panetta, saràla
protagonista del secondo degli incontri letterari di “Pompei, un’emozione
notturna” (venerdì 11 settembre alle ore 19) con il suo libro “Vesuvius”
(Salani Editore). Al centro del romanzo gli ultimi quindici anni dell’antica
Pompei, raccontati attraverso le vicende di Flavia, di Quinto Poppeo, di Lucio
Ceio e di altri pompeiani, in un susseguirsi di colpi di scena e di episodi
storici.La serata sarà
presentata da Gabriella Carlucci e con la lettura di alcuni passi del libro di
Simona Marchini. Il pubblico avrà la possibilità di visitare, prima
dell’incontro, la mostra dei calchi di “Pompei e l’Europa” allestita nella
piramide dell’architetto Venezia al centro dell’Anfiteatro. >>>>>
Giovedì 17 settembre ore 21:30,
all’interno del Cortile del Maschio Angioino (unica data a Napoli) Mariano
Bellopede presenterà “DI ALTRI SGUARDI – Racconti dal Mediterraneo”, il suo
nuovo Progetto discografico prodotto da PoloSud Records e Banco Factory (fucina
creativa dei Banco del Mutuo Soccorso). >>>>
Ogni storia ha un suo inizio. “Donne al quadrato”, opera prima
della scrittrice napoletana Antonia Storace, non fa eccezione. Basta guardare
la copertina: un paio di scarpe viola – per camminare, correre a perdifiato,
cadere e rialzarsi, nella lunga corsa ad ostacoli della vita – ed un fascio di
tulipani rosa, tra i fiori più amati, come omaggio alle Donne Donne, al
richiamo di quella primavera dell’anima che non tarda ad arrivare. Basta
mettersi in ascolto.
“Dentro la Terra dei fuochi” si cerca il bandolo della matassa,
il tragico destino del dramma della Terra dei fuochi. Aggrovigliato tra poteri
criminali, indifferenza politica, omertà. Raccontato e scritto a quattro mani
dai giornalisti de “Il Mattino” Gerardo Ausiello e Leandro Del Gaudio. Una
terra sfregiata, ferita e umiliata che nega il futuro; figlia di una scellerata
politica, ha provocato danni irreparabili e irreversibili. E allora i due
cronisti accendono i riflettori, proiettano un film horror o una scena
apocalittica? Niente di tutto questo. Con le loro dita cercano di sciogliere i
nodi. Portando il lettore alla luce dei fatti.
Nel luogo di nascita di Domenico Cimarosa non esiste un Museo dedicato
al grande musicista. E la sua casa versa, da anni (ab immemore), in condizioni di vergognoso abbandono. Nell’attualità,
è norma trovare, davanti allo sgangherato portone, di legno, d’ingresso di tale
casa, immondizia e rifiuti. Ab immemore
nessun sindaco e nessun partito politico, di destra o di sinistra, è riuscito a
valorizzare, a “sfruttare” la fortunata nascita. Meglio, a costruire qualcosa
di duraturo e non transeunte o una tantum
in grado di portare il Mondo ad Aversa ed Aversa nel Mondo. Ancor oggi
importanti esponenti della società civile aversana non hanno compreso appieno
il valore del famoso musicista e la portata del lieto evento e ciò in parte per
ignoranza ed in parte per disinteresse verso la musica classica e l’Opera. >>>>
Mi è capitata per caso l’occasione di vedere Revolutionary Road, pellicola
del 2008, di cui non avevo mai sentito parlare prima; la presenza di due attori
protagonisti talentuosi come Leonardo Di Caprio e Kate Winslet, e la regia del
Premio Oscar Sam Mendes (American Beauty
, Skyfall, Era mio padre) mi hanno fin da subito incuriosito. I due
protagonisti di Titanic si incontrano per la seconda volta, a distanza di anni,
interpretando questa volta due giovani coniugi, una volta innamorati e
sognatori, ora infelici con due figli, costretti a fare i conti con il vero tema portante della
vicenda, la rassegnazione; la rassegnazione verso una vita, un lavoro, un luogo
che non si vuole, che addirittura si arriva a odiare. >>>
Periodico
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