I sessanta posti del piccolo
teatro di Frattamaggiore sono tutti occupati. Donne, uomini, adolescenti,
bambini. Il posto è piccolo e la distanza tra lo spettatore e il palco è
minima. Ma non serve mettersi in prima fila per lo spettacolo che sta per cominciare.
Servono orecchie e anima.
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“Concerto al buio”, così viene
presentato dal TAV -Teatro Animazione Visioni, un piccolo teatro tirato su con la passione di
un gruppo di coraggiosi dell’Associazione Cantiere Giovani di Frattamaggiore. E
grazie al contributo del 5×1000 di quelli che credono nel progetto di portare
il teatro e la cultura in provincia. Ciò che offrono nella uggiosa serata del
20 giugno è uno spettacolo inedito per la stragrande maggioranza dei
partecipanti. Ma le parole del talentuoso violinista Edo Notarloberti non
bastano a dare l’idea di ciò che avverrà di lì a poco. Sul palco lui è pronto a
esibirsi insieme alla violinista Caterina Bianco e alla pianista Martina Mollo.
“Luci spente, prego. Vi diamo pochi minuti per abituarvi al buio…e vedrete
che dopo il concerto sarà la luce ad essere fastidiosa”. Ed è vero. Il buio
assoluto della sala rende le note del trio potenti. L’attenzione dei presenti è
rivolta alla musica. I pezzi si susseguono introdotti da una breve spiegazione
di Notarloberti (autore dei brani) e in breve tempo il buio diventa la
normalità. L’ascolto non viene distratto dalla performance fisica dei musicisti
né dall’espressione rapita dei loro volti durante l’esecuzione. Qualcuno
ha chiuso gli occhi, nonostante il buio
totale. La testa inclinata e il respiro rilassato. Un’esperienza percettiva di
grande impatto, che ha lo scopo di creare un momento di ascolto diverso dal
solito e di stimolare l’empatia con chi vive nel buio perpetuo.