E siamo al compimento del decimo
compleanno per una scommessa di Enzo Falcone, che ha sempre cercato il rilancio
della zona S. Eligio e Mercato attraverso l’arte e la cultura, e dopo la bella
iniziativa dell’arte in vetrina che allora era già sperimentata, pensò che
oltre a far arrivare le opere nelle vetrine, era il caso di far arrivare gli
artisti e dar loro la possibilità di gara nel rappresentare i luoghi storici e
monumentali di questa parte di Napoli, sempre troppo dimenticata. E fu subito
successo;conseguente anche al concorso fotografico e altre iniziative che sin
dal 2000 davano nuovo impulso alla conoscenza della zona. >>>>
Sono passati quindici anni, e le
attività si sono ridotte, molte le chiusure per attività storiche ma la
manifestazione esiste ancora, e ogni anno riesce a motivare tantissimi artisti
professionisti e allievi che invadono le strade e le piazze, chiese e chiostri
armati di tele e colori, per fissare, nel tempo dato, la propria impressione
dei luoghi e cercando di realizzare l’opera che sarà premiata come prima, anche
se molti sono quelli che amano partecipare per il sano gusto di esserci, per
una giornata all’aperto per dedicare le proprie capacità al servizio di una zona
che nella dimenticanza generale, sa però in queste occasioni essere l’unica in
città che vanta tante manifestazioni spontanee d’arte. L’associazione Storico
Borgo Sant’Eligio ed il Consorzio Antiche Botteghe Tessili (dal 2006 è presente
sul territorio) sono insieme nel percorso di promozione e sviluppo della zona
Mercato. Anche quest’anno la manifestazione è aperta a tutti gli artisti con
l’invito ai tanti studenti delle scuole di formazione artistica di partecipare
anche e soprattutto per andare a scoprire una bella parte di città dove
troveranno le chiese di Sant’Eligio, di San Giovanni a mare, Croce al Mercato e
Santa Maria del Carmine, che tra le proprie mura hanno visto passare molta
della storia della città e la grande piazza Mercato che dai dipinti di Micco
Spadaro del ‘600 ad oggi è immutata nella sua funzione di raccordo tra i
traffici commerciali e la città. Una vocazione spenta lentamente per le
insipienti scelte politiche, ma ricercata con forza e passione da chi in questa
zona ci ha passato la vita con imprese e botteghe, ed ecco che anche questa
occasione perora con decisione la costituzione del Museo Laboratorio di Arte
Tipografica, che rivolto ai giovani con la costituzione di una cooperativa,
metterà il patrimonio della Tipografia Falcone al servizio della memoria per un
arte che dal ‘500 ad oggi ha permesso di stampare libri, di ampliare la
conoscenza, come l’estemporanea che offre nuova conoscenza dei luoghi storici
ai tanti che qui non sono mai venuti, e sicuramente sarà una sorpresa ed una
gioia condividere la passione e l’amore per l’arte e la propria città.