Forse mai come oggi è di attualità
il pensiero di Kant espresso nel campo della morale e del diritto, tanto che
una sua rilettura sarebbe da consigliare
per risvegliare nella mente e nel cuore
considerazioni delle quali non dovremmo mai dimenticarci.
Come si sa, nell’epoca nostra come in quelle passate,
molti ritengono che tutto ha un prezzo, perché può essere sostituito con altro
di valore più o meno corrispondente, e lo valutano come una merce di scambio: tutto, non solo le
cose, le piante e gli animali, ma anche gli esseri umani. Guerre, omicidi,
femminicidi, violenze contro bambini, extracomunitari, omosessuali ecc., sono
all’ordine del giorno in tutto il globo e ce ne danno notizia tutti i mezzi di
comunicazione di cui ora disponiamo. Situazioni analoghe si verificavano anche
nei decenni di fine Settecento , quando Kant scriveva le opere che lo avrebbero
reso uno dei filosofi più illuminati della storia della cultura moderna. A
queste terribili manifestazioni di irrazionalità profonda, egli si oppose con
l’unica arma che gli era possibile: la riflessione filosofica sulle ragioni
della cattiveria umana e sui possibili rimedi a cui ricorrere per cercare di
correggerla. >>>
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