Giornata come fosse d’inverno.
Piove senza smettere.
La nebbiolina nasconde le cose.
La realtà sembra svanire.
La pioggia sbatte sui vetri
i tergicristallo non riescono a fare chiarezza.
Vorrei nascondermi laggiù,
dove tutto svanisce.
E ascoltare soltanto la tua voce.
Sospeso tra esserci e non esserci,
pronto a lasciare ogni cosa.
Sereno, perché la tua mano mi accompagnerà.
Ascolta
Voglia di prendere questo sentiero solitario,
d’immergermi tra gli alberi alti, forti, verdi.
Tra gli arbusti intricati.
Voglia di lasciarmi scivolare addosso la pioggia. Insistente. Continua.
Silenzio.
Nient’altro che l’acquazzone cadere sulle cose,
infilarsi tra i rami,
gocciolare sui tronchi massicci.
Musica, non rumore.
Note di serenità.
Svanisce, d’un tratto, l’ansia. La fretta.
Ti fermi, resti ad ascoltare immobile. Mentre l’acquazzone t’inzuppa.