C’è voglia di raccontare e di raccontarsi tra i tanti giovani che seguono i laboratori di scrittura creativa, appassionati di storie e di avventure, di itinerari dell’anima: l’affermazione è suffragata dal numero crescente di giovani talenti che seguono con attenzione l’esercizio dello scrivere, imparando a comunicare i propri stati d’animo. >>>>
Il premio Campiello 2012 , conclusosi nel teatro “La Fenice” a Venezia, è stato assegnato allo scrittore Carmine Abate per il romanzo “La collina del vento” , in cui si racconta la storia che «è una saga appassionata e coinvolgente, epica ed eroica di una famiglia che nessuna avversità riesce a piegare, che nessun vento potrà mai domare».Un riconoscimento di caratura internazionale per lo scrittore calabrese nativo di Carfizzi, ed emigrato in Germania, come tanti della sua terra. Oggi Abate vive in Trentino con la sua famiglia, alla quale ha voluto dedicare il prestigioso premio Campiello. Il suo amore per la scrittura risale alla fanciullezza, quando a 16 anni lavorava in Germania per mantenersi agli studi; raccontare serviva a non recidere le radici con la sua terra natale e gli tornava utile e piacevole rivestire i suoi pensieri di quel sogno che altro non è che il racconto. Il suo romanzo è piaciuto molto ed è stato votato con largo margine dal secondo classificato, segno che la storia ha intrigato non poco il lettore.
Ai giovani piace leggere: questa è una buona notizia, ma gli autori che propongono un’idea che sentono propria; basta guardare il successo di Alessandro D’Avenia con i suoi due romanzi (tra poco uscirà il film “Bianca come il latte, rossa come il sangue” ), o quelli di Federico Moccia (in lieve calo) ed il favoritissimo Harry Potter…la vera sorpresa è il ritorno ai classici, in particolare Pirandello le cui “Novelle per un anno”sono state ripresentate in edizione rinnovata.
Non facciamo mai “d’ogni erba un fascio”, leggere è un gran piacere e non è una semplice battuta.
Ne sono testimoni alcuni gruppi studenteschi che dal 5 al 9 settembre seguiranno la 16° edizione del festival della letteratura a Mantova, patria del poeta Virgilio, con una serie di ragguardevoli ospiti.
Si riporta qui di seguito il programma, per gli interessati:
Dopo gli incontri con Massimo Gramellini (“Fai bei sogni”) e Joe R. Lansdale (“Acqua buia”) e il rocker italiano Luciano Ligabue (“Il rumore dei baci a vuoto”), si prosegue con gli scrittori che navigano in rete. Venerdì 7 settembre alle ore 16.00 Claudio Magris interviene al festival con “La verità è più bizzarra della finzione”, mentre alle ore 21.15 Giuseppe Antonelli incontra Melania Mazzucco (“Limbo”). Sabato 8 settembre alle ore 17.00 Riccardo Mazzeo e Luigina Mortari discutono su “L’educazione umana” con il sociologo e filosofo polacco Zygmunt Bauman. Domenica 9 settembre alle ore 11.00 Luigi Caracciolo intervista Carlo Lucarelli, mentre alle ore 16.00 Concita De Gregorio incontra Natalia Aspesi (“Festival e funerali”).
Nonostante i tagli alla cultura, l’evento mantovano è stato con non poche difficoltà realizzato, a vantaggio della Bellezza delle arti.