Dai terreni confiscati a Francesco Schiavone “Cicciariello” a Santa Maria
Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco dott. Antonio Papa: “E’ un ulteriore segnale positivo di recupero ad uso produttivo di terreni confiscati alla camorra. Insieme ad Agrorinasce stiamo accompagnando queste realtà sociali ed altre ancora in un percorso di legalità e di sviluppo del settore agricolo, da sempre comparto trainante dell’economia locale” e dai rappresentanti delle cooperative sociali: «Oggi abbiamo realizzato un altro passo importante per completare la filiera corta della produzione agroalimentare che si sta realizzando sui nostri territori a partire dal riutilizzo dei beni confiscati» afferma Mirella Letizia della Cooperativa Eureka.
Sempre più terreni agricoli confiscati alla camorra sorgono ad una nuova vita, nel segno della legalità e del lavoro dei giovani, infatti grazie alle iniziative di Agrorinasce e del Comune di S. Maria La Fossa sono stati assegnate in gestione oltre 50 terreni agricoli, inclusi i terreni dove si è svolta la raccolta di oggi. Notizie più aggiornate sono fornite dall’Amministratore Delegato dott. Giovann Allucci, il quale dichiara: “Da quando abbiamo assegnato in gestione i terreni agricoli confiscati alla camorra a S. Maria La Fossa eravamo consapevoli dell’ottimo lavoro che le cooperative sociali Agropoli e Eureka stavano svolgendo, ma l’aspetto più importante è che dall’esempio loro altre realtà sociali stanno avviando nuove produzioni agricole e nuove cooperative stanno nascendo. Il nostro supporto tecnico-amministrativo e di affiancamento sta mettendo in condizione altre realtà sociali di crescere, ciò permetterà la creazione di nuovi posti di lavoro e la valorizzazione dei beni confiscati alla camorra”. Ciò non può che essere di buon auspicio considerando che altri terreni agricoli e masserie confiscate alla camorra verranno assegnate ai Comuni nei prossimi mesi.