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Salute
La sindrome di Parsonage-Turner Carlo Jovine*

Tale sindrome, identificata anche come Plessopatia Brachiale idiopatica o Amiotrofia Nevralgica Sporadica o Familiare e’ una entità nosologica definita anche se abbastanza variabile clinicamente. I sintomi principali e caratteristici sono il dolore, la paresi flaccida, la frequente assenza di deficit sensitivo e la localizzazione in genere al cingolo scapolare e l’arto superiore, prossimalmente. >>>>

L’origine di tale patologia e’ sconosciuta (virus, alterazioni immunità, traumi). Essa e’ meno rara di quanto si possa credere. Sono colpiti in specie giovani adulti di sesso maschile, fra i 30 ed i 50 anni. Nei casi a me noti mi e’ stato riferito un lavoro manuale la sera prima, in ambiente freddo umido e con strumenti che abbiano determinato una sollecitazione meccanica, specie compressiva alla radice dell’arto superiore. L’esordio e’ la mattina dopo con dolore principalmente alla scapola ed alla spalla, superiormente, con punti trigger ed irradiazione alla regione cervicale ed al braccio omolaterale. Il paziente sente il dolore aumentare progressivamente fino a diventare insopportabile e solo allora ricorre all’intervento del medico. Questi si accorge anche del deficit motorio (II neurone) che interessa in genere il deltoide, il bicipite ed il tricipite. All’esame neurologico il deficit sensitivo appare lieve, dubbio o assente. In genere vengono prescritti FANS, cortisonici e fisioterapia con variabile remissione del dolore ma non del deficit motorio. Viene inoltre, giustamente, consigliata una Risonanza Magnetica del rachide cervicale per la diagnosi differenziale con una cervicobrachialgia da ernia discale cervicale. L’EMG mostra variabili segni di denervazione. La Prognosi e’ favorevole con guarigione totale o subtotale del deficit motorio ma ciò avviene dopo un tempo variabile da qualche settimana ad 1 o 2 anni. E’ importante fare diagnosi differenziale con le ernie cervicali (scarsa rilevanza del deficit sensitivo) e con la fibromialgia (EMG positivo per denervazione). Tale patologia somiglia per certi versi alla paresi facciale “a frigore” o paresi di Bell e quindi a mio avviso, va trattata con cortisonici, antineuritici e, successivamente, con elettrostimolazione.
L’Ozonoterapia e’ il mezzo più efficace per alleviare il dolore. Essa va effettuata con infiltrazione nei punti trigger, profondamente.

* Medico – Chirurgo

Primario Neurologo Ospedale S.Giovanni Battista

del Sovrano Militare Ordine di Malta – Roma

Cons.Medico del Tribunale di Roma

Cons.del Supremo Tribunale della Signatura Apostolica

Cons. della Congregazione per le Cause dei Santi

Città del Vaticano

Cons. neurologo RAI


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