“Il Mondo a Parigi”, questo è il nome della fiera turistica internazionale che si è tenuta nella capitale francese fra il 19 ed il 22 Marzo scorso e che ha ospitato 600 espositori di 194 nazioni diverse. La regione Campania è stata promossa in uno stand all’interno del padiglione espositivo dell’Ente Nazionale Italiano del Turismo (ENIT). Oltre alla nostra regione hanno partecipato all’evento il Trentino Alto Adige, la Puglia, la Sardegna, le Isole Eolie in Sicilia e l’Isola dell’Elba in Toscana. La manifestazione di Parigi è un’importante vetrina per l’Italia soprattutto per il pubblico francese attratto, secondo le indagini dell’ENIT, dal patrimonio culturale, dal clima, dall’enogastronomia, dalla natura e dalla moda. >>>
Il turismo francese predilige l’Italia anche per la vicinanza e per la facilità di collegamenti, cose particolarmente significative se si considera la crisi economica in atto. Dall’altro lato però l’Italia non offre grandi eventi culturali e di spettacolo che abbiano una valenza internazionale. Inoltre la macchina organizzativa turistica non è altrettanto bene organizzata come quella francese. La Campania è stata anche promossa tramite una cena-evento “Campania Mon Amour” al ristorante “La Fontaine Gaillon” alla presenza di tour operators, delle massime istituzioni italiane a Parigi e di Claudia Cardinale. E’ stato poi allestito uno stand presso i magazzini “La Fayette Gourmet” della nota trattoria italiana “Treo” con la degustazione dei prodotti tipici campani. Avendo personalmente partecipato a tutti gli eventi, ho manifestato con spirito critico all’assessore regionale con delega al Turismo ed ai Beni Culturali, Claudio Velardi, quelli che sono stati i limiti organizzativi della manifestazione e quelli che, in generale, sono le carenze della promozione turistica regionale. In particolare all’evento parigino, la Campania poteva essere promossa in maniera più integrata. Infatti mancavano molte brochure e materiale promozionale delle province di Avellino, Benevento e Caserta. Il mio disappunto sulla politica di promozione regionale, è che questa offre itinerari provinciali che sono conosciuti solo a livello locale ma che non possono essere competitivi su un mercato turistico globale. Ho sottoposto all’assessore Velardi il mio progetto, finanziato dall’UNESCO, di sviluppo economico regionale legato al turismo culturale che consiste nella realizzazione di un network fra i cinque siti UNESCO di “casa nostra”. L’eccezionale quantità e vicinanza di tali siti fra loro consente di promuovere la Campania come “Regione Patrimonio del Mondo”. Ciò consentirebbe una maggiore visibilità internazionale con la possibilità di incrementare e ridistribuire in maniera più equa i flussi turistici che attualmente sono concentrati unicamente nelle province di Napoli e Salerno. L’Assessore Velardi mi ha promesso che prenderà nella più seria considerazione il mio progetto. Staremo a vedere.
* Presidente del Club Unesco Castel Volturno – Architect and Urban Planner
UNESCO Fellow – MSc World Heritage Management