Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
Il ciclo di concerti “…dove la musica incontra il suo tempo…” ha in programma un insolito concerto / spettacolo (l’8° in programma) di musica e danza rinascimentale: Venerdì Grasso 20 febbraio 2009, ore 20.45; Tuoro di Caserta, Teatro della Parrocchia di Santo Stefano; Canti e balli d’altri tempi per una sera di Carnevale. >>>
Termina con una vittoria dei Roosters il confronto casalingo contro l’Artussino Maddalonese disputato sabato 14 febbraio all’ITC Gallo di Aversa. Vista la posizione in classifica gli aversani non potevano assolutamente permettersi un passo falso in vista della qualificazione ai play-off..
1968 – 2009: si parlava, allora, di museo; se ne è parlato prima delle ultime elezioni amministrative… Ha ripreso il discorso l’assessore tecnico alla Cultura, anche nel suo “Progetto” di lavoro (ancora leggibile su questo periodico). Sui temi importanti della Cultura, i governi di Aversa continuano a non dare risposte definitive e di qualità. Continuando così la Città non decollerà mai. Che peccato! L’Eco, a partire da questo numero, pubblicherà i preziosi contributi di pensiero del passato, sempre attuali e validi. Per non dimenticare, per rendersi conto della situazione incolore in cui stiamo.
ARTE IN AVERSA / Redazione: Comitato Museo Aversano, via Vittorio Emanuele III, 71 Aversa / Dal numero di novembre 1968 pubblichiamo di Domenico Coppola:
L’istituzione di un Museo ad Aversa, in questa città “così nobile, così civile, con tante tradizioni, con tanta storia”- sono parole di Pietro Rosano scritte nel 1900 – è un’aspirazione antica. Valorizzare le memorie del passato, avvertire il linguaggio solenne che si sprigiona dai templi, dai monumenti,dai ruderi che trasmettono, in una vicenda ininterrotta e immutabile, l’anima dei secoli, scuotere dal torpore e dallo scetticismo tanta parte della cittadinanza, disattenta ai pur sempre vivi e perenni valori dello spirito, risuscitare fin dov’è possibile l’interesse e l’amore degli amministratori della cosa pubblica per questa nostra città, così obliosa delle sue tradizioni e il cui cammino verso la civiltà è di un’esasperante lentezza: questi ed ancora altri motivi, hanno concorso alla creazione di un comitato “pro museo aversano”, che, senza alcun particolare interesse,senza nessunavacua e meschina ostentazione, senza limiti d’impegno, di volontà,di attività, affrontando talora l’irrisione ed il facile sorriso di compatimento pergli illusi “ricercatori di rovine”, intende, con l’insostituibile ausilio delle autorità comunali e con l’ambito appoggio dei cittadini,i più sensibili, dar vita concreta ad un Museo, dove si possano raccogliere, catalogare, illustrare le reliquie del patrimonio artistico aversano,che,malgrado le tante dispersioni provocate dall’incuria, dall’ignoranza dalla…disonestà,è ancora imponente. Il bollettino che ora vede la luce è,perciò, un richiamo e un invito: un richiamo a meditare, con animo generoso, sul passato della nostra città per rinverdirlo e vivificarlo, un invito ai cittadini migliori a collaborare con il loro ingegno, con la loro volontà,con le loro iniziative per rendere operante quella che è ora soltanto un’aspirazione. Creare un museo cittadino, illustrare con scritti quanto di bello e di prezioso si trova nelle nostre chiese e in altri edifici, attrarre visitatori stranieri a rintracciare anche nei piccoli centri d’Italia le vestigia gloriose dell’arte antica, concorrere all’evoluzione della nostra Aversa e liberarla dalla greve cappa dell’incuria e dell’avvilimento in cui da troppo tempo giace, collaborare al suo risorgimento morale, civile e culturale, è tutto questo nei voti dei promotori del museo civico aversano, la cui istituzione è stata di recente deliberata dal Consiglio Comunale, che pubblicamente si ringrazia. Un particolare ringraziamento va tributato al Sindaco ,comm. Bisceglia, il quale con viva sensibilità e con grande impegno ha interpretato il desiderio della cittadinanza operando con tutti i mezzi a disposizione alla realizzazione del Museo Civico.
La biblioteca “Parente”dispone di un ricchissimo patrimonio librario che racconta l’antica e nobile origine della città di Aversa. E’ un dato risaputo, ma inspiegabilmente ignorato visto che da oltre un decennio è impraticabile e nessuno può accedervi.
L’editore Caramanica ha pubblicato qualche mese fa “Dante maestro“, una raccolta di studi danteschi che Eugenio e Francesco Maria Lucrezi ripropongono nel ricordo del padre.
Il soprintendente per i Beni Archeologici delle province di Caserta e Benevento, Mario Pagano, in visita a Sant’Arpino per compiere un sopralluogo nell’area interessata dai lavori per la realizzazione del Parco Archeologico di Atella.
Sabato 14 febbraio 2009, presso il Teatro Real di Madrid (gestito dal Patronato Fundacion Teatro Real alla cui “Presidencia de Honor” figurano “SS.MM. Los Reyes de Espana”), è stato eseguito “Tolomeo, re d’Egitto” di Georg Friedrich Handel (1685-1759), Dramma per musica en tre atti. Protagonista della serata “Il complesso barocco” di Alan Curtis. Direttore musicale, Alan Curtis; Tolomeo, Sonia Prina; Seleuce, Karina Gauvin; Elisa, Klara Ek; Araspe, Andrew Foster-Williams; Alessandro, Romina Basso. Ne “Il complesso barocco” anche Giulio D’Alessio, prima viola. L’esecuzione è stata trasmessa in diretta su “Radio Clasica, de Radio Nacional de Espana”.
Il Corriere ha pubblicato, con rilievo di prima pagina, due compitini affiancati, uno del leader (per il momento…) del Partito Democratico Veltroni, l’altro del senatore del Pdl Gaetano Quagliarello. Quest’ultimo (che si era distinto durante la gazzarra al Senato susseguente all’annuncio della fine di Eluana gridando esagitate accuse di “assassini” all’indirizzo dei colleghi dell’opposizione) dopo aver raccontato che aveva passato una notte insonne confortato solo da un sms della figlia, invece di scusarsi ha ribadito, “da laico” che lui aveva ragione, quello di Eluana è stato un vero e proprio omicidio. Quanto a Uolter, ha menato il can per l’aia ricordando che lui ha scritto dei romanzi sul ruolo di padre, sbrodolando frasi alla Moccia sul dolore della fine di Eluana e concludendo che dovere dei politici adesso è approvare al più presto una legge. Senza però aggiungere nulla su “come” dovrebbe essere questa legge e su che ruolo conta di far svolgere al Pd per migliorarla. Ma la notizia del defenestramento di Ignazio Marino dalla carica di capogruppo PD dimostra chiaramente come secondo Veltroni dovrà essere questa legge: esattamente quella scritta dai teodem sotto dettatura del Cardinal Bagnasco. Una legge di stampo gesuitico che fingendo di voler introdurre il testamento biologico sancirà definitivamente l’impossibilità di applicarlo. Grazie, Uolter, con lei sì che we can. Morire berlusconiani. >>>
Sottointende, il film, la vigenza di un Sistema di Categorie e Regole, non scritte, ma universalmente accettate, volte a disciplinare, per imposizione sociale, la convivenza tra gli uomini. Esiste la Categoria Famiglia. E la Categoria “Un Buon Lavoro”. Ed, ancora, la Categoria “Una Bella Casa”, la Categoria “Una Buona Automobile” e via discorrendo. >>>
Periodico
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