“Fare Ambiente si sta attivando da qualche mese con campagne affinché la sensibilità ambientale avesse un’accelerazione, come quella della diffusione nell’intero territorio italiano degli shoppers biodegradabili. L’Italia sembra ancora una volta in ritardo rispetto al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto, pertanto la nostra azione a tal riguardo è finalizzata a non attendere la normativa comunitaria (la EN13432) che sarebbe in vigore in Italia non prima del 1 gennaio del 2010 per il divieto di utilizzo dei sacchetti di plastica“. E’ quanto afferma Piergiorgio Benvenuti, Presidente del Coordinamento di Roma Capitale e Provincia del Movimento Ecologista Europeo – Fare Ambiente. >>>
“Nel nostro Paese – prosegue Benvenuti – si producono 300 mila tonnellate di
buste di plastica all’anno, l’equivalente di 430 mila tonnellate di petrolio e di circa 200 mila tonnellate di co2 emesse in atmosfera. In Italia due milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno tra i rifiuti e sono consumati non meno di 4 miliardi di sacchetti.“. “Ora proseguiamo nelle nostre iniziative, questa volta la campagna si chiamerà ‘Bimbi ed ambiente’ – continua Benvenuti – e proseguiamo con un altro dato da non sottovalutare: ogni bimbo, alla fine del terzo anno di vita, ha usato una tonnellata di pannolini. In Italia ogni giorno vengono utilizzati almeno sei milioni di pannolini usa e getta, che in un anno corrispondono a 2 miliardi e 190 milioni di pannolini di plastica, con un impatto ambientale enorme, ed anche qui proponiamo una alternativa. La diffusione dei pannolini di mais, gli eco-pannolini in amido di mais che costituiscono una soluzione ecologica, non danno alcun disturbo ai bambini , non irritano la pelle e sono
compostabili. Al momento unico problema il prezzo, sono leggermente più cari“. “Pertanto, Fare Ambiente – prosegue Benvenuti – ancora una volta invita gli Enti locali ad attivarsi, magari dando un bonus ai genitori per la copertura almeno del 50% della spesa di acquisto, contribuendo alla diffusione di una cultura del rispetto per l’ambiente, partendo da prodotti utilizzati dai
neonati che potranno un giorno poter dire, ho avuto attenzione all’ambiente già
dai primi mesi della mia vita, grazie ai miei genitori“.