La sesta edizione del Festival è ad emissioni compensate: per un futuro sostenibile si certifica, infatti, con il marchio Filiera CO2-fai la differenza®, tutelando e gestendo, per un anno, una superficie forestale in provincia di Reggio Calabria. Ma in progetto c’è anche la possibilità di un recupero delle aree ischitane a rischio.
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Parte da Ischia l’invito a considerare il grande impatto che possono avere scene e fotogrammi in cui non solo si valorizzano le bellezze naturali, ma si esaltano i comportamenti virtuosi: risparmiare energia, aumentare l’uso dei trasporti pubblici, riciclare i materiali, fare la raccolta differenziata.
La sesta edizione dell’Ischia Film Festival, che si svolgerà sull’isola verde dal 23 al 30 giugno, infatti si certifica con il marchio Filiera CO2-fai la differenza.
«Ogni attività dell’uomo e anche le attività di un Festival del Cinema – a parlare è Silvana Kuhtz, responsabile dell’iniziativa – generano gas inquinanti perché si usano energia e materiali che per la loro produzione, liberano emissioni che si misurano in termini di CO2 equivalente. Tali emissioni sono responsabili di esasperare l’effetto serra, ovvero il riscaldamento naturale della Terra, con conseguenze dannose sui climi, sull’ambiente, sulle persone, sugli animali».
Con il progetto Filiera CO2-fai la differenza è possibile dare un contributo alla riduzione dell’inquinamento atmosferico. Le emissioni causate da una qualunque attività vengono cioè calcolate e poi compensate con interventi di forestazione e di tutela di aree boschive in territori da valorizzare della nostra Italia, gli alberi infatti assorbono CO2!
L’Ischia Film Festival
«Indipendentemente da dove viene prodotto l’inquinamento – ha dichiarato la presidente dell’associazione, Ernestina Mazzella -, si può poi scegliere di fare azioni di compensazione dove ce n’è più bisogno. Il festival di Ischia lancia così un invito a tutti: aziende partner, registi, attori, spettatori, cittadini, a prendersi a cuore l’ambiente in cui viviamo, valorizzando le risorse agro-forestali, ma anche assumendo comportamenti sostenibili nella vita di tutti i giorni».