Sarà il noto umorista Bruno Gambarotta a presentare alla Fiera del Libro di Torino la “Trilogia del Buonumore” di Pino Imperatore. L’evento è in programma giovedì 8 maggio p.v. alle ore 19.
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L’incontro sarà moderato da Aldo Putignano, direttore editoriale della casa editrice Cento Autori. «Avere al mio fianco un maestro dell’ironia come Gambarotta è per me un riconoscimento importante e un forte incoraggiamento a proseguire nell’attività umoristica – dichiara Pino Imperatore -. Per uno scherzo del destino, alla stessa ora della mia presentazione, in un’altra sala del Lingotto si svolgerà un incontro con Tinto Brass. Sarà un interessante confronto a distanza e il pubblico avrà l’imbarazzo della scelta. Ammesso che trovi la chiave per venirne fuori».
Pino Imperatore (Milano, 1961) è per sua definizione “un piccolo artigiano dell’umorismo”.
Vive in provincia di Caserta e lavora a Napoli.
È autore dei libri umoristici “In principio era il Verbo, poi vennero il soggetto e il complemento” (Colonnese, 2001), “Un anno strano a Roccapeppa” (Kairós, 2004), “Le mirabolanti avventure del Gladiator Posillipo” (Cento Autori, 2007), “La catena di Santo Gnomo” (Cento Autori, 2007), “Manteniamo la salma” (Cento Autori, 2007) e “Questo pazzo pazzo pazzo mondo animale” (Cento Autori, 2007). Le ultime tre opere compongono la “Trilogia del Buonumore”.
Conduce a Napoli, con il ludolinguista Edgardo Bellini, il Laboratorio di scrittura comica e umoristica “Achille Campanile” (www.scritturacomica.it). Con lo stesso Bellini ha curato l’antologia “Quel sacripante del grafico si è scordato il titolo” (Graus, 2005).
È responsabile della sezione Scrittura Comica del Premio “Massimo Troisi” e scrive testi per il cabaret.
Giornalista, ha scritto per quotidiani e periodici ed ha collaborato con emittenti radiofoniche e televisive.
Suoi racconti e battute sono apparsi in varie pubblicazioni, tra cui l’Agenda “Comix”, le riviste “Nuovi argomenti”, “Tangram”, “Brontolo”, ”
Ha vinto numerosi premi letterari in tutta Italia.
Nelle sue opere ricorrono spesso giochi di parole, paradossi, nonsense e calambour.