Prosegue, con un programma molto intenso, la X edizione della Rassegna Nazionale di Teatro Scuola “PulciNellaMente” che domani (mercoledì) farà tappa a Succivo.
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La kermesse organizzata dall’associazione “Il Colibrì” sarà, infatti, ospitata all’interno del magnifico Auditorium Paolo VI di Piazza IV Novembre. Si rinnova, dunque, la sinergia fra la manifestazione ideata da Elpidio Iorio, Carmela Barbato e Antonio Iavazzo e la Parrocchia della Trasfigurazione di Succivo guidata da don Crescenzo Abbate. “Quella con l’attivissima comunità parrocchiale succivese- dichiarano gli organizzatori di PulciNellaMente- è una collaborazione che è venuta spontanea visto che, anche se in diverso modo, sia noi che loro lavoriamo affinché attraverso il teatro, l’arte e la cultura in generale si possano dare delle risposte ai nostri territori. Non a caso la prima di PulciNellaMente all’Auditorium Paolo VI è stata l’anno scorso in occasione dello spettacolo organizzato dal prete anticamorra don Luigi Merola. Con grande entusiasmo quest’anno abbiamo proseguito lungo la strada intrapresa organizzando un’intera giornata nella struttura del comune atellano”. E la quinta giornata della Rassegna Nazionale di Teatro scuola vedrà gli alunni di ben sette istituti scolastici alternarsi sulle tavole del palcoscenico, con spettacoli che si annunciano ancora una volta degni di nota. Non a caso non nasconde la propria soddisfazione, per quanto visto fino ad oggi, la direttrice culturale, Carmela Barbato, che definisce “altissimo il livello generale delle perfomances andate in scena. In tutte e tre le sezioni abbiamo potuto osservare allestimenti meritevoli di notevole considerazioni sia sotto l’aspetto più prettamente artistico che quello inerente l’ambito socio-pedagogico. Alunni, docenti ed operatori- prosegue nella sua disanima la Barbato- hanno colto l’essenza più intima dell’anima di “PulciNellaMente” che vuole che le scuole usino il teatro e le altre forme artistiche per adempiere in maniera ancora più globale a quella mission educativa che è viene chiesta loro soprattutto in un momento tanto delicato, dove le luci dei riflettori spesso e volentieri si accendono e non per eventi positivi sulla realtà scolastica. Attraverso manifestazioni come la nostra intendiamo favorire e divulgare lo sviluppo di pratiche che globalmente aiutino a far crescere i ragazzi, facendo emergere i talenti e le potenzialità posseduti da ognuno di essi”.