Ieri sera, un gruppo di temerari ha sfidato il vento gelido e l’umidità penetrante della sera, per riunirsi, intorno alle 21, nei pressi della Cassa armonica della Villa Comunale. Oggetto della riunione spontanea, le iniziative da intraprendere, con la massima urgenza, per trovare una soluzione definitiva al devastante problema della mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani dalle strade, argomento che, da settimane, sta monopolizzando l’attenzione dei media e della cittadinanza aversana e dell’intero agro aversano.
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Il gruppetto, composto di una cinquantina d’eroici sfidanti del freddo, tra i quali il sottoscritto, ha discusso, anche animatamente, sulle varie proposte di soluzione. Tra i vari suggerimenti, le iniziative da mettere in essere nelle prossime ore che hanno riscosso più consensi sono state: tre. Sostanzialmente i vari “relatori” sono giunti tutti alla stessa conclusione: la necessità di arrivare ad organizzare una grande manifestazione di popolo a Roma, passando attraverso due fasi preparatorie. La prima fase da realizzare ad Aversa: l’allestimento in Piazza Municipio di un presidio permanente, 24 ore su 24 (sul tipo di quello attivo a Taverna del Re), che dovrebbe servire a sensibilizzare l’apatica popolazione a svegliarsi dal torpore che la contraddistingue da secoli, raccogliere altre migliaia di firme per la “petizione antitumore” da presentare al Presidente della Repubblica, raccogliere i fondi necessari a concretizzare tutte le iniziative. Proprio la presenza a Napoli, nelle prossime ore, del Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, ha dato lo spunto per il secondo fronte d’iniziative. I cittadini si stanno organizzando per portare direttamente a Villa Rosebery, al loro amato Presidente, un messaggio con la richiesta d’aiuto concreto ed immediato. Nelle prossime ore saranno contattati alcuni Senatori (d’entrambi gli schieramenti politici) ed esponenti d’altissimo piano della società civile aversana, per chiedere di farsi portavoce, se la richiesta d’incontro sarà accolta, nei confronti di Napolitano, delle istanze della popolazione. In caso di mancato riscontro alla richiesta di essere ricevuti, sarà organizzata lo stesso una pacifica manifestazione di protesta, in data ancora da stabilire. La terza fase delle iniziative “anti rifiuti” dovrebbe essere quella di portare, nel più breve tempo possibile, il maggior numero d’uomini, donne e bambini d’Aversa e dell’agro aversano direttamente sotto i palazzi della politica romana. Palazzi, da troppo tempo sordi alle richieste d’aiuto di una popolazione sfiduciata, esasperata e che continua a morire di tumore. A corollario di questi tre fronti di lotta, tutta una serie d’attività tendenti, sostanzialmente, a far capire ai cittadini che il movimento non è schierato con nessun partito politico. Ieri sera erano, infatti, presenti esponenti di centro-sinistra e di centro-destra. Qualcuno che non era potuto intervenire è rimasto in contatto continuo grazie ai cellulari. I problemi causati dai rifiuti nelle strade e seppelliti sotto terra riguardano tutti. Senza alcuna distinzione di colore politico, di sesso, di religione. A proposito di religione. In tutto quest’attivismo, con l’eccezione del Parroco di Savignano, la Chiesa aversana è la grand’assente. Non una voce s’è levata fino ad ora per appoggiare la causa comune. Parlare di questi problemi alla gente durante i sermoni domenicali è giusto, dà conforto, ma non arriva alle orecchie dei potenti che dovrebbero fare qualcosa. Chiediamo, pertanto, a Sua Eccellenza il Vescovo di levare alto il suo grido di dolore per una popolazione martoriata dalle malattie e adoperarsi per spingere i nostri governanti a fare il proprio dovere di cittadini e di cristiani. Stamattina, si terrà presso TanaLab, l’ennesima riunione per concretizzare quanto vi ho appena descritto. Chi vuole partecipare alle prossime iniziative, già da domani (domenica), può recarsi in Piazza Municipio dove saranno distribuiti volantini esplicativi.