Nel segno della tradizione prosegue il calendario di spettacoli inseriti nel “Natale ad Orta di Atella”. Questa sera (venerdì 21), alle ore 20:30, nella sala consiliare del comune atellano sarà in concerto Consiglia Ricciardi, straordinaria interprete della canzone classica napoletana, che attraverso arpe celtiche, arpe classiche e percussioni accompagnerà gli spettatori in un magico viaggio tra i canti della tradizione partenopea.
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“Anche quest’anno – hanno sottolineato l’assessore allo spettacolo Salvatore Patricelli e il sindaco Salvatore Del Prete – abbiamo cercato di stilare un programma che si innestasse sulla “tradizione”. Un viaggio nelle “tradizioni” del mondo a partire da quella americana magistralmente rappresentata l’altro giorno dal gruppo di Gospel “Virginia Mass Choir”. Ora è la volta della “Tradizione” locale ad “illustrare” la quale abbiamo scelto un’artista nota in tutto il mondo. Basti pensare che ha duettato con alcuni tra i più grandi della musica – da Roberto Murolo a Frank Sinatra da Joe Amoroso a Nuno da Camara Pereira. Ad Orta sarà protagonista di una serata all’insegna della musica popolare antica. Siamo certi che i nostri concittadini apprezzeranno tale iniziativa”. Consiglia Licciardi, diplomatasi in canto lirico al conservatorio, si dedica da subito alla canzone (classica) napoletana, diventando – in oltre venticinque anni di carriera – uno dei massimi esponenti della genere. Il lavoro di ricerca e raffinata sensibilità musicale, che da sempre ne contraddistingue lo stile, la porta in breve tempo a sviluppare uno timbro personale che, se da un lato ricorda alcune delle più belle voci del passato fra cui quella di “Gilda Mignonette”, dall’altro si pone all’orecchio dell’ascoltatore con tutta la sua modernità e freschezza, tanto da diventare “termine di paragone” e “modello da imitare” per molti cantanti che si cimentano nel repertorio classico napoletano. Nello spettacolo in programma nella cittadina atellana, la cantante, accompagnata da due arpe celtiche, due arpe classiche, una mandola ed alcuni strumenti percussivi, rivisiterà – in chiave medioevale e celtica – villanelle e canzoni della tradizione popolare partenopea.