In questo avvio di anno, alcune cose si stanno forse muovendo nella mucillagine della politica. Una di queste potrebbe essere la scelta di una nuova legge elettorale in grado di affrontare i problemi di un quadro politico impotente e iper-conflittuale, e tanto più conflittuale quanto più impotente. Un’altra può essere la decisione delle sorti della ex compagnia di bandiera, un disastro economico che costa a tutti noi più di un milione di euro al giorno. Ma le prospettive non sono delle più incoraggianti: il degrado della politica è un riflesso di quello della società e contribuisce a sua volta ad alimentarlo. Di forze positive e personaggi carismatici in grado di tirarci fuori dalla palude in cui siamo impantanati non se vedono all’orizzonte. Forse per darci coraggio può servire guardare indietro. Magari alla Sicilia degli anni Sessanta.
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