Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
Di origine antichissima, il complesso monumentale di S. Francesco costituisce uno dei monumenti più insigni di Aversa. Dallo studio effettuato su svariati testi relativi al monumento si evince che, certamente, la primitiva chiesa già esisteva intorno al primo trentennio del XIII secolo.
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Con il termine Contraccezione di Emergenza si intende l’utilizzo,da parte della donna, di uno dei metodi rivelatisi sufficientemente efficaci, per prevenire gravidanze indesiderate. E’ nato, in collaborazione con FIMMG Continuità Assistenziale Campania e Nazionale, l’Assessorato alle Politiche Sociali della Campania, un opuscolo divulgativo sulla “Pillola del giorno dopo”, che dà maggiore informazione e responsabilità alla donna che sempre più ricorre a questo metodo contraccettivo d’emergenza. In particolare gli autori ed ideatori di questo opuscolo – A. Bartolucci, M. Ruocco e S. Scotti – medici di Continuità Assistenziale, sottolineano come vi sia un costante aumento di donne, tra cui molte ragazze minorenni, che richiedono la prescrizione alla C.A..
Ai nastri di partenza il Primo Festival Nazionale degli Artisti di Strada. Presentato in conferenza stampa nella giornata di ieri il festival sarà ospitato ad Aversa l’8 ed il 9 dicembre. A presentarlo Donato Liotto, ideatore del progetto, l’assessore alla cultura Nicola De Chiara ed il sindaco Domenico Ciaramella con l’esibizione dei ‘Santalucia’ e del mimo ‘Totò marionetta’ “un assaggio della manifestazione”.
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Un EDITORIALE, quello del numero di NOVEMBRE de L’Eco di Aversa cartaceo, un po’ strano. “Sulla parete del Luogo dedicato ai bimbi di Calcutta” esiste “un manifesto che dice” quanto appresso riportiamo. Il pezzo è stralciato da “Camino de sencillez /_ Cammino di semplicità _/”, con la collaborazione di Lucinda Vardey, editore Planeta. Non si tratta di una scelta cattolica, L’Eco è un giornale laico. Ci piace il senso delle parole riportate, senso che è profondo anche se lo sleghiamo dalla “appartenenza” di chi lo ha scritto. E’ un pezzo che accompagna perfettamente la proposta, diretta agli amici dell’associazione Parente, che leggerete nella rubrica ‘In primo piano’. E, comunque, è un pezzo che ci piace anche perché “appartiene” non alla chiesa dei meri riti, ma alla Chiesa dell’azione sociale concreta, alla chiesa che si sporca le mani nella realtà.
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Cari amici de L’Eco di Aversa e dell’associazione Parente,
in molti mi hanno chiesto: “Ma L’Eco e l’associazione Parente non ‘fanno’ più nulla?”. In molti casi si tratta di domande che nascondono solo curiosità o fatte tanto per fare o che nascondono l’aspettativa di poter, finalmente, esclamare: “Sono schiattati!”. Aversa è strana, un po’ tutti (politici, ricchi, benpensanti, presidenti di associazioni), difatti, “giocano” au massacre e, cioè, ad affossare ogni iniziativa che potrebbe migliorare la città. In molti casi, invece, si tratta di domande che sottendono un reale interesse a capire, un sincero augurio di ripresa, un affettuoso invito a riprendere. Fatto sta, in ogni caso, che da qualche tempo sono effettivamente ferme le attività culturali de L’Eco e dell’associazione Parente. Ci siamo dedicati molto al giornale, questo è verissimo, ma è pure verissimo che dura da tanto il “blocco” delle attività. Da così tanto che è giunto il momento di porsi, in tutta onestà, la domanda: “Che si fa?”.
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Valerio Piccolo, cantautore e chitarrista casertano, festeggia, in questi giorni, il suo primo cd, dal titolo: “Manhattan Session”. Venerdì 23 novembre sarà a Capua, presso la Libreria Ex Libris sita in Palazzo Lanza. Appuntamento, quindi, alle ore 22,00. Con Valerio Piccolo suoneranno Fabio Bettini e Massimo Roccaforte.
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Dicono che Malaga gode di un particolare microclima; una temperatura soave durante tutto l’anno e vegetazione tropicale. In effetti sembra così. Il 27 di ottobre, nel centro, si constatavano 24 gradi. La città piace.
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Dopo il grande affresco sulla stupidità tracciato da Flaubert in “Bouvard e Pecuchet” non erano stati in molti ad occuparsi di questo argomento, se si eccettua il minuscolo e magistrale divertissement dell’economista Carlo Cipolla “Le leggi fondamentali della stupidità umana”. Stranamente, all’intelligenza sono dedicati migliaia di saggi, di studi, di ricerche. Alla stupidità, quasi niente. Eppure a ben guardare è la stupidità, più che l’intelligenza, a muovere il mondo – altrimenti le cose non andrebbero tanto male. Contribuisce a riempire questo deplorevole vuoto di attenzione un lavoro di Giancarlo Livraghi intitolato appunto “Il potere della stupidità”: brillante excursus su questa pericolosa qualità del genere umano dalla quale, ci piaccia o no, non è immune nessuno di noi (il primo dei corollari di Livraghi alle leggi di Cipolla suona infatti “In ognuno di noi c’è un fattore di stupidità che è sempre maggiore di ciò che pensiamo”). Molto giustamente osserva l’Autore che tendiamo ad attribuire le decisioni negative a perversità, disonestà o malvagità. Spesso sarà anche vero, ma “un attento studio della storia ci porta all’inevitabile conclusione che la principale causa di terribili errori è una sola: la stupidità”. Oltre a diverse riflessioni personali, il libro ha il merito di offrire una rapida rassegna delle più interessanti osservazioni sull’argomento.
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Può capitare che il benemerito servizio di interpello svolto dall’Agenzia delle entrate perda qualche colpo. E’ quello che è successo con un medico di famiglia ormai pensionato, che ogni tanto svolge qualche supplenza durante le ferie dei colleghi, e ha chiesto all’Agenzia di confermargli che effettivamente – come stabilito da numerose sentenze della Corte di cassazione – non dovrebbe essere soggetto all’Irap in quanto privo di un’autonoma organizzazione. Ma l’Agenzia se n’è lavata le mani: non possiamo dire nulla, ha spiegato, perché per saperlo occorrerebbe svolgere nientepopòdimenoche “una complessa indagine di fatto”. Neanche fosse un caso di fusione di società. E il povero medico che fa il supplente come si deve comportare? Paghi e faccia ricorso, questo è il succo della risposta. Proprio come accadeva dieci o venti anni fa, quando di statuto del contribuente non si era neanche cominciato a parlare.
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E’ in rete, sotto il marchio “www.giardinodilazzaro.it”, la struttura di Cultura e Bon Art de la Patisserie messa in campo da un gruppo di coraggiosi aversani tra cui i fratelli Alberto e Nicola Graziano. Appresso riportiamo, testualmente, la parte “Chi siamo” di cui alla home page. “Stiamo dando vita a un’esperienza unica, innovativa, in una sola parola futuristica. Partendo da cio’ che sono i reali bisogni e le esigenze culturali del nostro territorio, cerchiamo di dar vita a questo percorso comune di integrazione tra le espressioni: dalla lettura, alla musica, passando per l’arte, la poesia e la socialita’, il tutto accompagnato dai sapori tipici e dalla riscoperta dei valori culinari di un tempo.”.
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Periodico
Registrazione presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere N. 602 del 19/09/2003 Direttori responsabili: Andrea Scaglione e Salvatore De Chiara