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ROMA – 8 novembre – 1 dicembre, Galleria Il Bulino, Mostra “Costellazioni e traiettorie” di Andrea Carini Alan Santarelli

Atlas%2C%202007%20-%20pigmenti%2C%20resina%2C%20alluminio%2C%20pvc%20e%20chiodi%20su%20legno%2C%20cm%2050x100.jpgSegnaliamo su Roma la mostra “Costellazione e traiettorie” di Andrea Carini (Roma, 1973 – vive tra Milano e Roma). Inaugurazione giovedì 8 novembre 2007 presso la Galleria Il Bulino artecontemporanea. Mostra in programma fino al 1 dicembre 2007.
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Quello%20che%20vedo%2C%202007%20-%20pigmenti%2C%20resina%20e%20olio%20su%20alluminio%2C%20cm%2050x100.jpgGiovedì 8 novembre 2007, alle ore 18.30, la galleria il bulino artecontemporanea inaugura la mostra Costellazioni e traiettorie di Andrea Carini, autore di una ricerca aniconica che, attraverso l’integrazione fra pittura, incisione e applicazioni polimateriche, si caratterizza per il delicato equilibrio fra materia e luce, tra segno e spazio. La mostra presenta una selezione di opere recenti dell’artista, realizzate attraverso l’uso prediletto del supporto in alluminio su cui Carini interviene con i materiali più diversi, legno, chiodi, resine e pigmenti, e una tecnica estremamente libera. L’opera di Carini si affida dunque alla sensorialità di una materia pittorica concreta che, grazie al gioco sapiente del comporre per sovrapposizioni e trasparenze, raggiunge esiti di forte espressività.
Le trame luministiche e cromatiche della sua pittura si orientano sempre secondo il disegno di “una mappa ordinata e misurata di tracce, segmenti, diagonali, in cui ogni segno – ha scritto in passato Manuela Annibali – è contingente in sè stesso, in rapporto agli altri elementi, alla luce e allo spettatore”. Linee, colore, luce, strutturano il campo visivo secondo un rapporto preciso di tensioni e di forze visive in “un gioco – sapiente e un pò nevrotico come tutta l’opera di Carini in fondo aspira a essere – su due registri contrastanti, tutto teso a ricercare un dinamismo visivo fatto di ordinatissimo disordine”. (Luca Arnaudo)
L’artista realizza così uno spazio pittorico autentico e non rappresentato, inteso quale astrazione percettiva capace di risolvere in sé il senso prospettico pur in assenza di vere e proprie linee di fuga o di costruzioni esplicitamente volumetriche. “Ogni opera è luogo di un inizio in cui la costruzione segnica si precisa, mentre la coerenza formale si intensifica, suggerendo allo sguardo nuove ed impreviste apparenze. […] Il pensiero visivo si reinventa nelle efficaci variazioni tra direttrici oblique e incroci instabili di verticale e orizzontale. Non troviamo illusione volumetrica o identificazione con leggi gestaltiche, ma scorgiamo contrappunti lirici ed emergenze poetiche tra le configurazioni della luce”. (Arianna Mercanti)
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo con testi a cura di Arianna Mercanti e Luca Arnaudo.
ANDREA CARINI
nasce a roma nel 1973, vive e lavora tra Roma e Milano.
Dopo gli studi di pittura e incisione tra Urbino e Roma è più volte ospite, dal 1998 al 2004, come artist in residence del Centro Internazionale per la Grafica Frans Masereel a Kasterlee in Belgio, nel 2005, del centro per la grafica Atelier Presse Papier a Trois Rivières in Québec e, nel marzo 2007, presso il Kala Art Institute a Berleley negli Stati Uniti. Tra le mostre recenti: nel 2007, la personale all’Istituto Italiano di Cultura, San Francisco, USA e al Museo Fondazione Luciana Matalon, Milano e la partecipazione alle collettive Fresh Painting, Donna Seager Gallery, San Rafael, California, USA e Timeless. Omaggio a Leon Battista Alberti, Archivio Centrale dello Stato, Roma. Nel 2006, è invitato alla 7eme Mondial de la Gravure 2006, Chamalières, Francia. Nel 2005, è presente alla collettiva T.E.C. Le tecniche esecutive dell’arte contemporanea, Scuderie Aldobrandini, Frascati. Nel 2004, la personale Lastre liriche, Fondazione Peano, Cuneo.


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