Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
“Settimana dell’Impegno e della Memoria”: questo è il nome della manifestazione che si svolgerà ad Aversa dal 20 al 26 ottobre in memoria di Don Peppino Diana e di tutte le altre vittime della nostra martoriata terra. Di Don Peppe resta uno scritto ancora oggi attualismo, Per amore del mio popolo non tacerò, diffuso nel Natale del 1991 in tutte le chiese di Casal di Principe e dell’agro aversano: il documento è un atto pastorale di denunzia contro la criminalità organizzata locale, che impedisce da secoli lo sviluppo pacifico di vaste aree del Mezzogiorno. Il 19 marzo 1994 Don Peppino Diana viene barbaramente ucciso dalla camorra alle otto del mattino, nella sacrestia della sua parrocchia, mentre veste gli abiti talari prima della funzione.
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Nella quarta giornata del torneo di Coppa Italia d B il Centro Santulli sarà impegnato nella sua seconda gara casalinga consecutiva, nonché terzultima gara della prima fase a gironi di coppa. Ad approdare sul parquet di via S.D’Acquisto, le salernitane dell’Autoluna Nissan, formazione che occupa la terza posizione – su quattro compagini – del girone n.29.
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Dopo aver letto l’articolo di Agata Avvedimento (“Lettera aperta al dottor Montemarano”, sul num 27 del giugno 2007), sento il bisogno di precisare alcuni aspetti sollevati dall’autrice. Capisco la sua rabbia di madre che non vede riconosciuti i sacrifici di un figlio laureato e specializzato con il massimo dei voti, costretto ad un precariato lavorativo lesivo della sua dignità umana e professionale, ma tale situazione è secondaria esclusivamente alla cattiva gestione sanitaria della nostra disastrata regione Campania e non alla presenza di colleghi “marchettisti” pronti a tutto per danaro (anche a sottrarre lavoro ai colleghi più giovani). La sconsiderata gestione della Sanità campana (ma anche di altre regioni italiane, in particolare del centro-sud – tanto per cambiare !! -), ha portato a questo stato di cose. La necessità inderogabile di ripianare gli enormi debiti accumulati negli anni di malasanità (gestionale!) impone agli amministratori delle aziende sanitarie tagli alle spese che provocano grandi sofferenze soprattutto ai lavoratori ospedalieri, di tutte le qualifiche, fino ad arrivare a situazioni assurde (vedi ad esempio le condizioni di lavoro nei reparti di pronto soccorso ospedalieri).
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Direttore, mentre si sta per formalizzare la nascita del P.D., nel Paese è più che mai aperta la contraddizione tra “etica” e “politica” e la crisi di rappresentanza dei Partiti è spalancata davanti agli occhi di tutti. Una tale “questione” – anche nella nostra provincia, alla luce delle ultime inchieste giudiziarie che hanno coinvolto amministrazioni di centrosinistra – non può più essere trattata indifferentemente nel tempo, con semplici richiami volontaristici e soggettivistici ad un “più alto senso etico” e con altrettanto semplici richiami “alla responsabilità dei singoli” di volta in volta coinvolti.
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Comincia un nuovo anno di lavoro dopo la pausa estiva. L’Eco continua ad “uscire”, sopravvive nonostante tutto. Ha superato le avversità provocate degli uomini, le difficoltà connaturare al territorio, gli assorbenti impegni di lavoro dei componenti della redazione. L’Eco sopravvive; è lo stesso di sempre, epperò, badate bene, assai diverso. Uguale circa i principi ispiratori, diverso sotto il profilo della maturità.
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Immaginate l’antico Corso di Aversa (via Drengot, olim Scalella, per intenderci) tirato a lucido, liberato da erbacce, rifiuti e auto. Immaginatelo ora nelle ore serali: combinate la discreta illuminazione pubblica col tremolio invitante di decine di torce e fiaccole. Immaginate, infine, le strette viuzze che confluiscono nel Corso addobbate come un borgo medievale. Fatto? Bene. Allora sappiate che siete appena entrati in un museo a cielo aperto e che sotto le stelle avete dischiuso un libro che racconta una storia millenaria: la Storia di Aversa. Ecco ciò che si deve aspettare chi deciderà di partecipare questa sera alla II edizione della manifestazione A Spasso Con La Storia, la manifestazione organizzata dall’associazione culturale aversana Accademia Italiana Domenico Cimarosa in stretta collaborazione col Teatro Scaramouche di Aversa.
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Ad Aversa, in questi giorni, dilaga un senso d’indignazione alto, avvertito dalla maggior parte dei cittadini. Quello che è accaduto intorno all’ex-Texas pone degli interrogativi urgenti. Il Prg sembra prevedere che, nella zona dove attualmente ci sono i resti della vecchia fabbrica, nasca un polo industriale. Oggi, invece, si tenta di farvi nascere un centro commerciale.
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Quest’anno quinta edizione del Concorso Internazionale di Flauto “Domenico Cimarosa”, che si terrà il 22, 23 e 24 novembre presso lo storico Teatro Cimarosa di Aversa. Manifestazione apprezzatissima; con oltre 50 concorrenti provenienti da tutto il mondo (Nuova Zelanda, Perù, Est Europeo, Giappone, America, Germania, Francia, Inghilterra, ecc.). Nato nel 1999, dalla volontà e dal meticoloso impegno del maestro Fabio Di Lella (flautista concertista e direttore artistico del concorso, nonché organizzatore e ideatore di varie rassegne musicali internazionali), il concorso ha avuto una risposta immediata dal territorio non solo nazionale; e, avvalendosi sempre di una giuria di altissimo livello, ha potuto scoprire numerosi flautisti di talento.
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Lo strapotere delle multinazionali, la scomparsa dell’etica negli affari, l’onnipresenza della pubblicità, la meschina complicità della politica e le strategie di marketing prive di scrupoli hanno creato un mix esplosivo che lentamente sta minando le basi della convivenza civile. Proviamo a riflettere un attimo sulle scelte che, quotidianamente, facciamo. Non mi riferisco solo all’acquisto di uno shampoo piuttosto di un altro, di un certo tipo d’auto, di un rossetto, di un paio di jeans… ma al modo stesso di pensare, di vedere la vita, di sentirsi parte di un sistema, di accettare il presente e non aver paura del futuro. Siamo, proprio sicuri che non ci sia stato inculcato, deliberatamente, quel sentimento strisciante di razzismo nei confronti dei cosiddetti “diversi”. Siamo sicuri che le nostre scelte politiche siano fatte in piena coscienza? Siamo sicuri che i nostri gusti alimentari non siano condizionati dalle decine di migliaia di spot che ogni anno ci bombardano dagli schermi televisivi? Provate, per un attimo, a riflettere su quest’interrogativo: le grandi agenzie pubblicitarie vogliono farci acquistare un prodotto o imporci uno stile di vita?
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Periodico
Registrazione presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere N. 602 del 19/09/2003 Direttori responsabili: Andrea Scaglione e Salvatore De Chiara