Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
Costruito – fin dal 1269 – da Carlo I d’Angiò, fu istituito quivi un lazzaretto per i lebbrosi; nel 1420, l’Ospedale fu abolito e vi fu istituito un convento per i frati Minori. Provvide, ai lavori di restauro, il frate Angelo Orabona di Aversa, che fu poi arcivescovo di Trani; altri lavori furono realizzati nel 1707, 1710 e nel 1777. Dal 1813, vi fu istituito l’Ospedale Psichiatrico. E’ fama che vi abbia dimorato San Bernardino; nell’edificio si conserva un Chiostro con affreschi realizzato da frate Angelo Orabona: al centro vi è il pozzo con lo stemma di quest’ultimo, e, in un lato, quello detto di San Bernardino. Nella Chiesa, si conserva un altare bellissimo e due sarcofagi di marmo, uno dei quali (quello di Paolo Lamberti) è, insieme all’altare, opera del grande scultore Giovanni Merliani di Nola; in una delle cappelle, c’è uno stupendo crocifisso di legno e, in un’altra parte dell’Ospedale, un trittico di scuola grottesca.
Fondato verso il 1345; dopo la repressione del 1807, vi fu istituita una loggia massonica, e nel 1812 un’officina militare; nel 1821, fu annesso all’Ospedale Psichiatrico per il ricover delle donne folli; vi passarono poi gli uomini, e rimase come sede succursale della Maddalena, fino al 1910.
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Fu costruito, probabilmente, intorno al 1297, e adibito a convento dei Padri Agostiniani; nel 1557, vi furono operati lavori di restauro; intorno al 1650, vi era praticato un fervido culto per una reliquia di S. Biagio.
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Non si conosce l’origine della chiesa, che è certamente anteriore al convento. Il 14 marzo 1708, D. Annibale Fedele lasciò per testamento, alle zitelle civili e cittadine, un Conservatorio (convento) da costruire in una sua casa con l’impegno che non divenisse mai clausura. Il 12 gennaio 1719, poiché la casa lasciata in eredità era cadente, i parenti del donatore offrirono altri locali più opportuni, in cambio di messe di suffragio. Nel 1728, la Chiesa fu costruita sulle antiche mura della città, e il 17 maggio 1739 il convento di Suore Domenicane fu inaugurato.
Dopo la soppressione fu utilizzato per vari usi, e in seguito ripristinato; oggi l’edificio ospita l’Istituto per Geometri.
Accennato all’Istituto A.G.P. (vedi oltre), restano da ricordare le pregevoli opere d’arte, di cui la chiesa è ricca.
Innanzitutto lo splendido portale di marmo, fatto eseguire nel 1518 dalla famiglia Mormile, i cui stemmi vi sono effigiati insieme a varie figure allegoriche (la Guerra, la Vittoria, il Riposo, la Menzogna, la Malattia, la Morte e la Fama).
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Fu fondata nel 1230, al tempo dell’altro convento di S. Francesco, e fu, in origine, dedicata a S. Antonio Abate; dopo la beatificazione di S. Antonio da Padova, fu a lui dedicata; il convento apparteneva ai Padri Conventuali; l’8 settembre del 1694, fu danneggiata gravemente da un terremoto, e fu restaurata a cura di Padre Antonio Dell’Aversana.
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Era di origine molto antica: fu costruita dai Normanni, accanto alle prime mura della città. Più volte danneggiata e ricostruita, scomparve poi definitivamente, e ne resta solo l’arco del portale, nel vicolo S. Audeno. Vi furono battezzati i due più grandi aversani: Cimarosa e Iommelli. Attualmente ospita l’Asilo S. Rita.
Sorse contemporaneamente alla città, fuori delle mura; nella ricostruzione del 1382, fu compreso nel perimetro della città, e vi fu costruita la porta S. Sebastiano (o di S. Biagio), demolita nel 1840. Ebbe grande fama nel Medio Evo. La Chiesa conteneva pregiate opere d’arte, tra cui un Crocefisso di alabastro; quasi tutte perdute.
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Fondato nel 1599, ottenne la regola di clausura nel 1680. Tra le Suore vanta una Maria Gabriella De Martini, morta in concetto di santità. Vi si conservano gli arredi e il baldacchino di Maria SS. Di Casaluce.
Una piccola casa ai padri Carmelitani fu concessa nel 1315, e quivi fu stabilito il convento , che andò sempre più allargandosi.
Dopo le leggi di soppressione, l’8 settembre 1813 fu adibito a scuderia; nel 1825, il Vescovo lo richiese per ospitarvi delle monache, ma si oppose il Ministero della Guerra; lo stesse avvenne nel 1827, e nel 1839.
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Periodico
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