Ho sempre trovato nei libri un rifugio. Ne compro tanti, non li leggo tutti. Sono pochi quelli che mi piacciono e mi colpiscono. Con questa rubrica – “L’isola che non c’è” – sottoporrò alla vostra attenzione e riflessione “passaggi” che mi hanno colpito e desidero condividere. Forse nei libri ci sono – ma raramente – quelle risposte alle infinite domande che ogni giorno si affollano in noi e cercano una soluzione. Sarebbe bello se anche voi, che state dall’altra parte, mi mandaste qualche pezzo che vi ha dato qualcoa, fossanco un momento di serenità, di emozione, di passione. Sono sentimenti di cui abbiamo bisogno per vivere, anche se la realtà ci vuole falsi, ipocriti, razionali, calcolatori.
Seconda stella a destra,
questo è il cammino,
e poi dritto, fino al mattino
poi la strada la trovi da te:
porta all’isola che non c’è.
Forse questo ti sembrerà strano,
ma la ragione ti ha un po’ preso la mano
ed ora sei quasi convinto che
non può esistere un’isola che non c’è
E a pensarci, che pazzia:
è una favola, è solo fantasia,
e chi è saggio, chi è maturo lo sa:
non può esistere nella realtà!….
Son d’accordo con voi:
non esiste una terra
dove non ci son santi né eroi,
e se non ci son ladri
se non c’è mai la guerra
forse è proprio l’isola
che non c’è.
E non è un’invenzione,
e neanche un gioco di parole,
se ci credi ti basta perché
poi la strada la trovi da te.
Son d’accordo con voi:
niente ladri e gendarmi,
ma che razza di isola è?
Niente odio e violenza,
né soldati né armi:
forse è proprio l’isola
che non c’è.
Seconda stella a destra,
questo è il cammino,
e poi dritto, fino al mattino,
poi la strada la trovi da te:
porta all’isola che non c’è.
E ti prendono in giro
se continui a cercarla,
ma non darti per vinto, perché
chi ci ha rinunciato
e ti ride alle spalle
forse è ancora più pazzo di te.