Chiuse le urne che hanno decretato Americo Porfidia sindaco di Recale, per il secondo mandato, c’è chi tenta di salire sul carro dei vincitori, ma sulle voci infondate di accordi stretti con la lista Democrazia Cristiana, il primo cittadino chiarisce ogni dubbio. “Capisco – afferma Porfidia – che la nostra vittoria abbia fatto in qualche modo dispiacere gli avversari politici, ma non capisco quando si cerca di travisare la realtà dei fatti”.
“La nostra affermazione elettorale è frutto di un lavoro continuo, dell’impegno e della fiducia che i cittadini di Recale hanno riposto in noi. Chi dice il contrario, dovrebbe invece – invita Porfidia- esprimersi con onestà e raccontare il vero ed unico andamento delle cose. Piuttosto che trincerarsi dietro ad un equivoco ‘no comment’, gli stessi candidati della lista Democrazia Cristiana farebbero meglio a confermare che non ci sono mai state alleanze, né richieste di voto e neppure incontri”. “La partita l’abbiamo giocata con le nostre forze. Non abbiamo fatto alleanze – precisa il sindaco – per una precisa scelta politica: volevamo presentarci ai recalesi ponendo al loro giudizio quel che abbiamo fatto in cinque anni di amministrazione. Volevamo farcela da soli ed il risultato ci ha dato ragione”. “Chiuse le elezioni –conclude Porfidia – è ora il tempo di rimettersi a lavoro avendo come unica occupazione il benessere di Recale. Tutto il resto lascia il tempo che trova”.