Si è svolta la seduta consiliare nella quale è stata votata la modifica dello statuto per permettere le elezioni e dunque, l’inserimento in consiglio comunale, con funzione consultiva, di un membro di ogni comunità straniera presente a San Marcellino. Voto unanime è stato espresso dalla maggioranza, guidata dal primo cittadino Pasquale Carbone. Assenti tutti i consiglieri dell’opposizione, che hanno “snobbato” l’importante iniziativa mirata a garantire una serena convivenza con gli stranieri.
“In una società che si fa ogni giorno più multietnica, il termine integrazione è ormai diventato di largo uso. Puntare però, all’equilibrio tra il diritto alla propria identità culturale e il dovere del rispetto delle regole della comunità nella quale si vive, è prerogativa solo di pochi. Un compito pluridisciplinare che va svolto a diversi livelli e in diversi ambiti”, ha sottolineato il primo cittadino Pasquale Carbone, che ha voluto scegliere la strada della vera democrazia partecipata. Gli amministratori hanno deciso di agire nel segno del dialogo, che non sia intesa come semplice collaborazione. Il riconoscimento è arrivato anche dalla giunta provinciale e nello specifico dell’assessore Enrico Milani. A rispondere favorevolmente all’invito del sindaco è stato per primo l’Imam Nasser Hidouri, che, ieri, nel corso della seduta, ha pronunciato parole di grande approvazione per il progetto attuato. Ad avere un ruolo saranno le diverse culture internazionali: si incontreranno comunicando ognuna la proprie esigenze ma anche le proprie esperienze e soluzioni, nella linea del contatto che da politico diventa sociale e poi immediatamente religioso.