Un testo antico viene ritenuto apocrifo dai cristiani se, passato al vaglio della sua prossimità
all’evento fondatore del cristianesimo, del suo uso generalizzato e condiviso nelle chiese
protocristiane, soprattutto in ambito liturgico, del riconoscimento unanime dei Padri della Chiesa, alla
fine di questa severa analisi non risulta appartenente alla tradizione consolidata della chiesa e, per
questo, non viene reputato accoglibile nel canone, cioè nella “regola” ufficiale dei libri sacri.
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