Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
E’ intitolata “S. Benedetto e gli artisti di Terra di Lavoro” la rassegna d’arte sacra contemporanea che sarà inaugurata il 21 marzo p.v., alle ore 18.30, presso il Chiostro Piccolo della Chiesa abbaziale di San Lorenzo Fuori le Mura di Aversa. La manifestazione, presentata in occasione della Festa del transito di S. Benedetto Patrono d’Europa, che prevede tra l’altro anche momenti di intensa partecipazione spirituale, è stata organizzata dal parroco dell’Abbazia Benedettina D. Ernesto Rascato, dall’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici di Aversa, dalla sezione casertana dell’U.C.A.I. (Unione Cattolica Artisti Italiani), in collaborazione con l’Associazione Accademia Italiana “Domenico Cimarosa” di Aversa.
Quattro chiacchiere in treno..intercity Aversa-Roma, la mia abituale trasferta: incontro per caso un collega dell’Università, oggi residente a Roma. Che bello incontrarsi dopo tanti anni, i nostri studi, le comuni esperienze di formazione, la scuola ieri ed oggi, meglio tralasciare i paragoni!
Domanda inevitabile:” Ora di che ti occupi?” Risposta composita, quasi scontata per me, ma da lui sorprendentemente molto ascoltata.
Bacheca a cura di Antonio Santi
In questa rubrica daremo un sunto dei comunicati stampa ricevuti dalla redazione. Si tratterà di un banco di prova o della verità circa affermazioni, proclami, dichiarazioni d’intenti, affrmazioni, dichiarazioni contenute in tali comunicati stampa. Cercheremo di conservare il più possibile l’integrità dei testi ricevuti per rispetto verso il cortese mittente e verso la Verità.
Celebrazioni di Gaetano Parente, apertura biblioteca, proposito di aprire il museo civico in altra parte di palazzo Gaudioso… Nicola De Chiara, hai vinto: ho dovuto buttare un articolo che diceva, all’incirca, che questo governo, al pari dei precedenti, non ha offerto, in relazione alla Cultura, nulla di nuovo e scrivere, invece, questo pezzo che esprime differenti opinioni. Fino a poco fa, effettivamente, tra il governo in carica e quelli passati non vedevo differenze. Destra e sinistra pari mi sembravano.
Nel nome di Gaetano Parente, che aveva fatto de L’Eco di Aversa il bollettino ufficiale delle notizie della Amministrazione Comunale e non solo di quelle, è stata pensata questa rubrica che ho l’onore di curare in qualità di ideatore e nel contempo moderatore.
Ogni epoca storica ha la sua Maga Circe. Oggi questo ruolo è svolto dalla Politica che, soprattutto dalle nostre parti (Campania e dintorni) trasforma i Cittadini (uomini) in Servi (porci). Coloro che si spostano nel campo della politica sono ex cittadini che abbandonano i caratteri civili e diventano persone prepotenti, arroganti, piene di privilegi finché non vanno a sbattere contro inchieste giudiziarie o processi giornalistici; oppure sotto le elezioni.
La novità di questo anno è che sono stati aperti, agli scolari aversani, due nuovi istituti: La Scuola Media dell’Istituto Comprensivo “D. Cimarosa” di Via Riverso e l’Istituto Polifunzionale di Via Guido Rossa. Dal di fuori sembrano due mirabili strutture, accoglienti e nuove e, per questo ultimo motivo, funzionanti e soprattutto pulite.
Anche se occorre dare credito all’intenzione, manifestata dal ministro Giovanna Melandri, di “proseguire con determinazione e serenità sulla linea intrapresa, innanzitutto mettendo in sicurezza gli stadi per le famiglie, i tifosi, i giocatori e le forze dell’ordine che garantiscono lo svolgimento delle partite”, non c’è dubbio che i drammatici interrogativi posti dai fatti di Catania sono ancora lontani dall’avere avuto una completa risposta.
E’ apparso da poco ma sta già riscuotendo un notevole successo il libro “L’imbarbarimento del linguaggio politico – L’attacco, l’insulto, la fiaba, il mascheramento, il mastellismo. Le strategie di comunicazione delle forze politiche nell’era Berlusconi e in quella Prodi”, scritto da Giancarlo Fornari per le edizioni Ediesse.
Giancarlo Fornari, docente di comunicazione pubblica presso l’Università di Macerata, ha dedicato questa sua ultima fatica a un esame delle recenti degenerazioni della comunicazione politica. Come avverte l’autore, il libro può essere considerato una specie di «antologia ragionata» della comunicazione politica nel periodo che va da metà agosto del 2005 a metà settembre del 2006.
Quando lessi, con grande interesse, la prima versione del libro sull’imbarbarimento del linguaggio politico di Giancarlo Fornari, eravamo nel pieno della campagna elettorale per le elezioni politiche. Eravamo, dunque, nel pieno della «logica binaria della guerra santa, dell’intolleranza, della contrapposizione». Il libro era concentrato sulle forme più violente e barbare dell’insulto politico che avevano raggiunto livelli inimmaginabili.
Periodico
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