Questa rubrica accompagnerà gli elettori sino al voto. Mi permetterò di esprimere, con assoluta umiltà e franchezza, considerazioni e/o opinioni circa fatti e personaggi che caratterizzeranno tale cruciale e caratteristico arco temporale. L’auspicio è che le considerazioni e/o le opinioni che esprimerò possano d’ausilio al momento fatidico di dover esprimere una preferenza.
II puntata – L’Eco chiede ai candidati sindaci il rispettivo Programma e un confronto sui Programmi
Credo che il modo migliore per giudicare i concorrenti alla poltrona (rectius: carica) di sindaco sia quello di leggere e confrontare i rispettivi programmi. Aspiranti sindaci, mandateci il vostro programma. Ci impegniamo o a pubblicarlo. Diteci cosa volete fare con la mondezza, perché così avanti non si può andare. C’è da vergognarsi a far arrivare i forestieri! Diteci cosa volete fare con il centro storico. Continuerà a restare abbandonato? Diteci che cosa volete fare con l’immane patrimonio storico, artistico, architettonico, musicale. Continuerà a restare inutilizzato? Diteci che volete fare con l’illustre concittadino Cimarosa. E’ il “pezzo” più importante e famoso del patrimonio culturale della Città. Lo continuiamo ad ignorare? Diteci, per favore, quale Progetto di Città vorreste realizzare. Ditecelo per iscritto, però, perché verba volant, scripta manent. L’Eco, ripeto, vi chiede, il favore, la cortesia di inviare, per mail, la vostra idea di Città. Fateci capire che volete fare. Perché dovremmo andare a votare e perché dovremmo votare Tizio o Caio o Sempronio. Anzi, L’Eco chiede un confronto tra i candidati sindaco. Siamo disposti ad ospitarlo presso palazzo Parente, alla presenza del pubblico. Poi pubblicheremo gli atti dell’incontro. Conclusione: chiediamo i Programmi degli aspiranti sindaci e un confronto pubblico su quei Programmi. Nell’occasione chiederemo anche, a chi da destra è passato a sinistra, come possa avvenire una tale conversione. E come possa ritenersi credibile. Vediamo chi avrà il coraggio di lasciare parole e promesse e passare ai fatti concreti
Illustre Dottor Santi,
nel complimentarmi innanzitutto con l’ iniziativa di questo sito che testimonia, se non altro, buona volontà, debbo parimenti manifestarle tutto il mio stupore per il contenuto del suo comunque rispettabilissimo intervento.
Ma di cosa stiamo parlando? Di “programmi politico-amministrativi” per Aversa? E chi li dovrebbe stilare? La politica aversana? A lei forse risulta che ad Aversa “si fa o si pensa POLITICA”?
Credo che lei, come tanti, sia spettatore (incredulo?) di ciò che sta
realmente accadendo oggi nel cosiddetto mondo politico aversano.
Ebbene, le chiedo come fa lei a pretendere dei “programmi” (che, tra l’altro, da più di dieci anni a questa parte sono l’uno la fotocopia dell’altro…e sono poi puntualmente disattesi nella sostanza!)
in un clima di totale compravendita di candidati divisi tra gl’improvvisati demagoghi populisti “anni ’50” della Cdl e la ridicola isteria paranoico-personalistica dell’Unione e presunte liste civiche di opposizione.
Come fa lei, in un’Europa ed in un mondo che sono ormai “villaggio globale”, a credere in uomini presunti politici che, proprio perché privi di una cultura e di una visione all’altezza dei tempi, non riescono a guardare oltre il proprio naso, oltre il proprio “particulare” o quello di famiglia e clienti stretti, o oltre il proprio borgo?
Qualora le siano sfuggiti le potrei citare innumerevoli esempi concreti, anche recenti, di assoluta inadeguatezza dell’ attuale (tutta) classe dirigente politica cittadina. Ma non voglio approfittare oltre di questo spazio da lei gentilmente concessomi e concludo dicendole che questa città è ormai in coma. E la mia è una valutazione ottimista!
Cordiali Saluti
Mario Francese