Questa rubrica accompagnerà gli elettori sino al voto. Mi permetterò di esprimere, con assoluta umiltà e franchezza, considerazioni e/o opinioni circa fatti e personaggi che caratterizzeranno tale cruciale e caratteristico arco temporale. L’auspicio è che le considerazioni e/o le opinioni che esprimerò possano d’ausilio al momento fatidico di dover esprimere una preferenza.
I puntata – Dall’altra parte del Polo delle Libertà c’è crisi totale
Sia a livello nazionale che locale assistiamo ad una gravissima crisi che spacca e blocca il polo al quale una manciata di voti ha assegnato il governo del Paese. Idem a livello locale. Ad entrambi i livelli si assiste ad uno scolorimento del colore rosso che ha distinto il principale partito della coalizione. Dire cose di sinistra, cioè, diventa sempre più difficile.
Restano le poche forze della sinistra (detta radicale o integralista) a parlare un tale linguaggio, ma nella testa e nel cuore anche di queste forze si assiste ad un mettere giacca e cravatta (in stile casual o country per mantenere una qualche differenza) al fine di poter restare nell’ambito del potere miracolosamente conquistato. Aversa risente di questo clima. Si fanno le primarie e le vince l’ex vice sindaco del governo uscente di destra. Anzi, le stravince, ma si rinnega il risultato. Si dice che lo stravincitore delle primarie… non “unisce”, non raccorda tutte le forze anti-Ciaramella e si cercano altri candidati dopo avere, fortunatamente, evitato il colmo del ridicolo, l’annullamento delle primarie, cioè. Ma che lo stavincitore delle primarie non unisse tutti, non si sapeva, forse, pure prima? Esce fuori solo ora? Ora che l’establischement ha clamorosamente perso? Rotto il risultato delle primarie (sconfessando un istituto presentato come il massimo della democraticità e della superiorità di ragionamento), inizia la girandola dei nomi su cui, evidentemente, far convergere i voti degli anti-stravincitore delle primarie. Nomi che portano nel cuore cose di sinistra? No, non ci sembra. Perché gli ex comunisti si stanno mescolando con i democristiani della Margherita e mentre i primi vanno perdendo il colore rosso, gli altri restano di colore bianco (neutro), come sempre. E quella che oggi è definita Sinistra radicale? Ma, è talmente poca che non fa testo. Conclusione: non sappiamo in quanti concorreranno contro Ciaramella, ma è certo che dalla frantumazione e dallo scolorimento del colore rosso è impensabile che possa emergere… “Un’idea di Città”. Gli anti-Ciaramella in questa situazione quale programma o progetto serio e credibile possono proporre? Perché i programmi ed i progetti seri e credibili si fanno per tempo, intorno ad un candidato preciso (possibilmente leader), tra forze compatte e unite. Credo che gli anti-Ciaramella nemmeno se vanno dalla Madonna di Pompei possono fare il miracolo di esprimere un progetto o un piano serio, credibile e qualificato di Aversa diversa.